Mi sono sempre chiesta dove Bob Seidemann avesse scattato la celebre e visionaria immagine che appare sulla copertina di“On The Beach” , album di Neil Young del 1974. “Probabilmente a Los Angeles” -mi ripetevo- visto che una buona parte delle sessions vennero registrate proprio al losangelino Sunset Sound Studio (6650 Sunset Blvd).
Ma le spiagge californiane sono all’apparenza molto simili e certo, gli indizi inseriti nell’artwork sono troppo pochi per fare supposizioni diverse. Poi ho fatto una ricerca ed è emerso che la spiaggia in questione è quella di Santa Monica (LA) . Non mi sorprende invece che a scegliere il progetto grafico fu lo stesso Young, con la collaborazione dell’artista di fiducia Gary Burden.
Los Angeles negli anni Settanta era un rifugio per tanti musicisti (lo abbiamo già detto) e, nonostante Neil Young possieda case un pò in tutto il mondo, non ha resistito al fascino della costiera californiana, acquistando una villa anche a Malibù, 27 miglia di spiagge dorate e bellezze naturalistiche, abbracciate dalle colline che si affacciano sullo stesso litorale.
Percorrendo la Pacific Coast Hwy si arriva anche ad un’altra località di mare che associamo alla musica di Young: Zuma Beach! Zuma è infatti il titolo dell’album di Neil Young & Crazy Hourse del 1975- capolavoro in cui spiccano tra i singoli anche Don’t Cry No Tears e Cortez the Killer.
Ed è proprio vicino a Zuma che il cantante di origine canadese acquistò casa negli anni Settanta, location che- si suppone- possa aver suggerito lo stesso titolo.
La spiaggia di Malibù è citata però anche in altre celebri canzoni, vedi “Some Girls” (1978) dei Rolling Stones su cui Mick Jagger canticchia “I’ll buy you a house in Zuma Beach“.
Zuma è praticamente attaccata a Westward Beach, dove spesso si avvistano al largo delfini e balene. Ad una manciata di minuti d’auto anche El Matador State Beach, un pezzetto di spiaggia straordinario, a cui si accede scendendo dalla collina e dove vi consiglio di andare al tramonto, quando il sole illumina le sue scogliere.
Le spiagge della California sono il regno dei surfisti, che nel caso di Malibù preferiscono Surfrider Beach, ma li vedrete comunque anche a Zuma correre verso l’Oceano, protetti dalle loro mute e monitorati dall’occhio vigile dei lifeguard (una sorta di bagnino)
Seduti in riva al mare si scorge anche la vicina Getty House (entrata gratuita), museo aperto al pubblico costruito dalla famiglia Getty e ricco di pezzi di età greca e romanica.
In California non esistono spiagge attrezzate come quelle italiane, ci si porta tutto da casa o si noleggiano sdraie in loco, come nel caso di Zuma, dove nell’unica baracchina (lo Zuma Cafè) presente forniscono praticamente ogni servizio: noleggio tavole da surf, somministrazione di bibite fresche e panini, vendita di solari , accesso servizi igienici con docce e spogliatoi gratuiti (e a pochi passi il parcheggio)
E se oggi sulle colline di Malibù spiccano le monumentali costruzioni dei divi di Hollywood, ad inizio anni Settanta erano Bob Dylan e la fidanzata Sara a passeggiare a piedi nudi in riva al mare, proprio a Zuma Beach.
Infine, c’è una bellissima foto di Henry Diltz del 1975, che ritrae Neil Young sulla spiaggia già citata, con i lunghi capelli scompigliati dal vento, mentre guida una jeep in totale libertà. E pensare, che quelli erano gli anni della Trilogia Oscura…
Guardatevi intorno se passate da Zuma, perchè è ancora un covo di rockstar!
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Zuma Beach
30000 Pacific Coast Hwy
Spiaggia attrezzata (in America si intede docce e punto ristoro, no lettini e classici ombrelloni)
I parcheggi lungo la Pacific sono gratuiti
Ideale per famiglie e giovani