In cuffia: Best of ZUCCHERO Sugar Fornaciari
In viaggio verso: Emilia e Louisiana
ZUCCHERO: CHE SHOW!
Nonostante sia ormai una star internazionale e un gitano della musica, Adelmo Fornaciari, per noi tutti ZUCCHERO, ha comunque mantenuto forte il legame tra la sua musica e la sua terra. Creando un humus di suoni e suggestioni che pescano a piene mani dall’America più blues e dall’Emilia più verace e cantautorale. Il 2023 è stato l’anno del suo grande ritorno a Reggio Emilia, che ha celebrato i suoi 36 anni di carriera (e 11 di assenza live in città) con una due giorni dal titolo Diavolo in Re, dove Re stava a rappresentare l’acronimo della seconda nota del pentagramma e la sigla della sua provincia natale, Reggio Emilia. Palcoscenico di questo sentito ritorno è stata la nuova RCF Arena, dove ad accoglierlo sotto alla pioggia c’erano ben 35mila persone a serata.
Ad aprire questo carosello musicale un videoclp in stile Polaroid, dove i genitori di “Delmo” ce lo presentavano come un ragazzino incuriosito da suoni e rumori, che nel tempo ha fatto suoi, creando un suo personalissimo stile: “Io vengo da un altro posto, da un’altra solitudine: tu non sei di queste parti, non parli agli argini, ai cani che abbaiano… Io vengo da un altro posto, da un altro blues”. Ed eccolo attaccare Spirito nel Blu con una super formazione ad accompagnarlo per più di 3 ore di live.
Assolutamente meritevoli di menzione sia il coro gospel Sherrita Duran Gospel Choir, che la sua band internazionale, composta da Polo Jones (Musical director, bass), Kat Dyson (guitars, bvs), Peter Vettese (hammond, piano and synth), Mario Schilirò (guitars), Adriano Molinari (drums), Nicola Peruch (keyboards), Monica Mz Carter (drums, percussions), James Thompson (horns, bvs), Lazaro Amauri Oviedo Dilout (horns), Carlos Minoso (horns) e Oma Jali (backing vocals). Pazzeschi davvero!
Nonostante avessi visto ZUCCHERO live lo scorso luglio (2022) il concerto a Campovolo è passato velocemente, tra note hit e brani più recenti, tratti dall’ultimo album DOC (2019). Uno spettacolo in grande stile che ha visto anche qualche ospite speciale sul palco, come la figlia Irene, il produttore Corrado Rustici (chitarra) e il rapper Salmo. Immancabile anche in questa data reggiana l’omaggio all’amico Luciano Pavarotti con Miserere, dove la voce del Maestro è arrivata a noi da una registrazione, raccogliendo l’applauso caldo del pubblico. Sono arrivata a casa con gli stivali inzuppati di acqua, fango e la pelle baciata da umidità e zanzare. Ma del resto l’Emilia che ha cresciuto me e Zucchero è questa. Che per certi versi ricorda il clima umido dei bayou della Louisiana, dove misticismo e culture meticce hanno contributio a dare forma alla musica Cajun. Il concerto che ho visto è stato un viaggio tra universi e spazi temporali differenti. Più che un grande ritorno dove tutto è iniziato, l’ho vissuto come una tappa di un interminabile e spassoso viaggio in cui questo istrionico artista ci ha reso partecipi.
CURIOSITA’
L’idea di organizzare il concerto con sedute non è stata male, non fosse che in alcune zone non era molto visibile nemmeno il monitor, forse a causa della scelta di mettere le sedie a forma di diamante, in omaggio ad un celebre singolo di ZUCCHERO, che però ad alcune sedute hanno penalizzato la visibilità.
Ottima invece l’acustica di RCF Arena e la modalità di defluss del pubblico a fine concerto. Personalmente avrei investito di più sugli eventi collaterali, che si sono ristretti a maxi cartoline omaggio ai suoi album davanti a cui era possibile fotografarsi nel bulevard che portava alla zona concerti.
Tra i maggiori interpreti del rock blues in Italia, Zucchero (all’anagrafe Adelmo Fornaciari) nella sua carriera ha venduto oltre 60 milioni di dischi, di cui 8 milioni con l’album “Oro, incenso & birra”. Oltre a essere il primo artista occidentale a essersi esibito al Cremlino dopo la caduta del muro di Berlino, Zucchero è anche l’unico artista italiano ad aver partecipato al Festival di Woodstock nel 1994, a tutti gli eventi del 46664 per Nelson Mandela di cui è Ambasciatore e al Freddie Mercury Tribute nel 1992. Sempre nel 1992 Zucchero e Luciano Pavarotti condividono l’ideazione del gala di beneficenza Pavarotti & Friends. La prima edizione, trasmessa in diretta mondiale, dà il via a una serie di concerti di beneficenza annuali che sono continuati fino al 2003. Nel 1999 partecipa al Festival di IMST in Austria esibendosi davanti a 200.000 persone, dopo Bryan Adams e prima dei Rolling Stones. Sempre lo stesso anno viene invitato da Bono degli U2 a suonare al Gala di beneficenza Net Aid a New York trasmesso in tutto il mondo. Zucchero partecipa anche a due edizioni del Rainforest Fund (1997 e 2019), il concerto benefico organizzato da Sting insieme alla moglie Trudie Styler per proteggere le foreste pluviali nel mondo e difendere i diritti umani delle popolazioni indigene che vi abitano. Nel corso della sua carriera ha suonato in 5 continenti, 69 Stati, 650 città toccando destinazioni uniche come Oman, Mauritius, Thaiti, New Caledonia, Armenia, Nuova Zelanda e molte altre. Nel 2004 si è esibito alla Royal Albert Hall con un evento memorabile in cui ha ospitato sul palco colleghi di grande fama internazionale, tra cui Luciano Pavarotti, Eric Clapton, Brian May, Solomon Burke e Dolores O’Riordan.
PROSSIMI APPUNTAMENTI IN ITALIA DEL “WORLD WILD TOUR”
4-5 luglio in Piazza Unità d’Italia a TRIESTE
24-25 luglio al Cortile della Reggia di CASERTA
27 luglio alla Valle dei Templi di AGRIGENTO
28-29-30 luglio al Teatro Greco di SIRACUSA
LA SCALETTA DEL CONCERTO DI ZUCCHERO
- SPIRITO NEL BUIO
- SOUL MAMA
- IL MARE IMPETUOSO AL TRAMONTO SALI SULLA LUNA E DIETRO UNA TENDINA DI STELLE
- SAREBBE QUESTO IL MONDO
- LA CANZONE CHE SE NE VA
- TESTA O CROCE
- QUALE SENSO ABBIAMO NOI
- PARTIGIANO REGGIANO
- 13 BUONE RAGIONI
- L’URLO
- CI SI ARRENDE
- COSE CHE GiA’ SAI (con la figlia Irene)
- PENE
- FACILE
- VEDO NERO
- BAILA
- IRUBEN ME (con Corrado Rustici alla chitarra)
- DUNE MOSSE
- UN SOFFIO CALDO
- UNA CAREZZA
- IL VOLO
- MISERERE
- STAYING ALIVE
- NUTBUSH CITY (con la figlia Irene)
- HONKY TONKY TRAIN BLUES
- OVERDOSE D’AMORE
- LET IT SHINE
- DIAMANTE
- ECCETERA ECCETERA
- PER COLPA DI CHI
- DIAVOLO IN ME (con Salmo)
- CIOCABECK
- CON LE MANI
- SOLO UNA SANA E CONSAPEVOLE LIBIDINE SALVA IL GIOVANE DALLO STRESS E DALL’AZIONE CATTOLICA (con Corrado Rustici alla chitarra)
- UN PICCOLO AIUTO