Mentre guido verso Zocca, la città natale di Vasco Rossi, ascolto un vecchio singolo del 1987 Vivere una favola. Quando è uscito avevo solo 5 anni ma stranamente, a distanza di tanto tempo, il suo testo mi risuona nella testa come un mantra. Le canzoni di Vasco sono come dei piccoli flashback, in grado di farmi rivivere i momenti più toccanti della mia esistenza.
Ogni tappa della mia adolescenza potrebbe essere raccontata con una sua canzone e anche se negli anni ho modificato i miei ascolti, virando verso il cantautorato e il folk americano, Vasco resta intoccabile. E’ così sincero nel suo modo di fare musica che riesce ad entrare nel cuore di tutti. Vasco ha la fragilità di Sally ma la faccia tosta di Alfredo e quando sale sul palco gridanto “Ehhhh” ti senti di voler esplodere anche tu in un urlo liberatorio.
SE SEI UN FAN DI VASCO DEVI ANDARE ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA A ZOCCA
La strada che porta a Verucchia, un paesino ai piedi di Zocca in cui ha comprato casa negli anni Ottanta, è un continuo alternarsi di tornanti. Da Reggio Emilia serve più di un’ora per raggiungere il centro, ma arrivati a destinazione il panorama regala un bellissimo skyline: le curve sinuose del Cusna e del Monte Cimone sembrano potersi toccare allungando le dita. Capisco perchè Vasco torna spesso, nonostante abbia diverse proprietà. Alla viletta del Re di Zocca si arriva imboccando una via strettissima e ripida, che taglia un vecchio borgo fantasma in due.
IL RE DI ZOCCA HA LA FACCIA DA ALFREDO MA IL SUORE DI SALLY
E’ ancora inverno e le strade sono praticamente deserte. A rompere il grigio del cielo di marzo irrompe sull’asfalto un arcobaleno di colore. Sono i murales che i fans hanno fatto su tutta Via Divisione Tridentina, la via chiusa che porta a casa di Vasco. Le scritte e i graffiti sono come edera infestante, che continua a moltiplicarsi nel tempo e a coprire cancellata, asfalto ed entrata di questa villetta di montagna.
SE CERCATE LA SUA CASA VI AIUTO A TROVARLA
E’ qui che si rifugia il musicista dopo qualsiasi concerto emiliano. In paese mi dicono che luglio è il mese migliore per vederlo, quando terminati i tour passa da Zocca per rilassarsi qualche giorno: “Adesso abita a Los Angeles” confida la sua giornalaia con un simpatico accento del posto.
UN ARCOBALENO DI COLORI
Vasco è nato a Ca’ Sansoni ( Zocca), il 7 febbraio del 1952. La mamma Novella e il papà Carlo sono due persone semplici: lei fa la casalinga e il babbo il camionista. La famiglia Rossi non può permettersi troppi agi, giusto un vestito per la festa, ma Vasco cresce comunque sereno.
Anche se timidissimo si crea la sua ‘banda’ di amici con cui va a pescare in riva al fiume Panaro e con cui si ritrova nei bar del paese. Infine ha la musica, quella che la mamma cerca di fargli apprezzare già in tenera età. Prende lezioni di canto e a 14 anni fonda la sua prima band, un quintetto con cui improvvisava cover di tormentoni Pop: da Caterina Caselli ai Camaleonti. E sara proprio la musica, dopo diversi anni, a regalargli fama e successo.
ECCOMI DAVANTI ALLA CASA DEL KOM DOVE TORNA SPESSO A RILASSARSI
Prima di acquistare la casa di Verucchia, Vasco ne ha cambiate diverse, senza contare gli anni del collegio e quelli bolognesi, legati alla sua esperienza universitaria nella città di Bologna. E’ qui che vive con la moglie Laura Schmidt e il figlio Luca, in questa che non ha più nè campanello nè qualche mattonella del muro. La prima a sparire è stata la placca del campanello, poi sono arrivate le scritte sulla cancellata e poi, altre ancora.
SEMBRA UN PO STRAWBERRY FIELDS
Non ho mai visto una cosa simile in vita mia, nemmeno a Strawberry Fields (Liverpool) e inizio a pensare che Vasco sia una persona molto paziente e tollerante. I suoi amati fans arrivano da tutta Italia e il giorno del suo compleanno è facile trovarli anche in paese a Zocca, che si trova a pochi minuti d’auto da qui.
Mi sono chiesta cosa pensino i vicini di questi murales e come faccia Vasco a gestire la sua privacy, a come riesca a domare il popolo del Blasco, che con pioggia o sole arriva in pellegrinaggio a qualsiasi ora del giorno.
Ma è anche vero che Zocca, anonimo borgo di montagna (non me ne voglia nessuno), grazie alle canzoni del Komandante è diventata meta di turismo musicale.
Vi lascio in calce l’indirizzo di casa Rossi: andateci piano con quelle bombolette però!
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Casa Vasco Rossi
Via Divisione Tridentina, Verrucchia
Zocca, Modena