TAPPE: Nashville to Memphis
NELL’I-POD: Mavis Staples “One True Vine”
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Percorrere lo stato del Tennessee su di un vecchio e scomodo Greyhound, avvolti in un k-way per proteggersi dalla gelida aria condizionata, è stata parte della nostra esperienza on the road che ci ha permesso di raggiungere in modo economico la città natale della Stax Records. Abbiamo iniziato il nostro viaggio verso Memphis di notte, partendo dalla stazione degli autobus di Nashville (709 5th Ave South Nashville), capitale dello stato del Tennessee che dista circa 3 ore d’auto dal capoluogo della contea di Shelby.
In verità, considerata la velocità e le diverse fermate, il nostro viaggio ci è costato 60 dollari di spesa e 4 ore di permanenza sul bus. Ma non avevamo voglia di noleggiare un’auto e Marco voleva provare l’esperienza del Greyhound, azienda di trasporto statunitense che lavora su Stati Uniti e Canada.
La strada che collega Nashville a Memphis è la Interstate40 e ci ha permesso di osservare dal finestrino un pezzetto dell’America più rurale. L’economia dello stato del Tennessee è infatti ancora caratterizzato dall’industria tessile, dalle coltivazioni di cotone, dagli allevamenti di bestiame e dalla produzione di energia elettrica.
Ovviamente passare qualche ora su di un bus non ci ha permesso di farci un’idea completa dello Stato, ma ci ha dato comunque modo di fare sosta in tipiche cittadine del Sud come Jakson, già nota per essere citata in un brano della brava June Carter e poi reinterpretata con il marito Johnny Cash. Il tempo di un caffè annacquato e via che si riparte, alla volta della città che ci permetterà di entrare nella casa di Elvis Presley, Graceland.
Tappa dopo tappa, attraversando il fiume Tennessee, siamo entrati nel cuore della terra della musica black, genere che da sempre amiamo e che ci regala forti suggestioni uditive e visive.
Mentre salutavo i bagliori dell’alba, nel mio IPod avevo lo struggente “One True Vine” , album di Mavis Staples caratterizzato da sonorità acustiche che ho trovato perfetto per essere la colonna sonora di questo mio viaggio.
L’album è stato prodotto dal leader dei Wilco, Jeff Tweedy, ed è stato registrato proprio casa di Jeff, a Chicago. Una sorta di home-studio in cui lo stesso artista si è dilettato ad arrangiare ogni strumento, esclusa la batteria che suona il figlio. A Mavis il compito di arrangiare vecchi traditional, pezzi inediti e cover. Il caso di “The Invisibile Way”, singolo dei Low che dava anche il nome ad uno loro album del 2013.
Uno dei miei brani preferiti del disco “One True Vine” è sicuramente “Far Celestial Shore“ , singolo caratterizzato da una sorta di country-soul irresistibile…
Mentre Marco dormiva io guardavo il sole sorgere con questo album in sottofondo e d’un tratto ho capito del perché dell’aria condizionata. Più si entra nel cuore del Tennesse e più ti sembra che il sole sia caldo, in questo stato caratterizzato da un clima prevalentemente umido. Ad aprile ho letto che non è difficile imbattersi in acquazzoni di stagione, ma fortunatamente non è stato il nostro caso.
Il gospel “Holy Ghost” (Low) mi penetra nel cuore quando Memphis è sempre più vicina e le pause del bus sono sempre più rare. Mentre Marco si sveglia parte “Woke Up This Morning” .
Insieme a noi c’erano altri turisti e americani, di qualsiasi età ed etnia, prevalentemente della ‘low class’, la classe meno abbiente che sceglie il Greyhount perché decisamente più economico come mezzo di trasporto. E come darvi torto?! E se la musica di Mavis mi ha accompagnato durante questo viaggio, una volta arrivati a Memphis la musica blues, soul e jazz si è unita al chiacchiericcio e ai suoni caotici di Beale Street, rinominata ‘la via del divertimento’, una sbalorditiva accozzaglia di pub, negozi di dischi e angolo turistici davvero imperdibile.
Benvenuti nel paradiso della musica live!
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Greyhound Lines
709 5th Ave S, Nashville, TN 37203, Stati Uniti
+1 615-255-3556 |