Riassumere la mia esperienza in poche righe allo Szighet Festival è davvero difficile, perchè è stata un’esperienza ricca di scoperte e piacevoli sorprese.
In primis mi ha conquistato la città di Budapest, che va assolutamente visitata, almeno una volta nella vita!
In questo post cercherò di darvi alcune informazioni base per prepararvi allo Sziget, le stesse che cercavo io prima di partire.
Seguiranno sicuramente altri tips, ma intanto prendete nota di questi per la prossima edizione
SZIGET FESTIVAL… SI VOLA A BUDAPEST, UNGHERIA
La mia vacanza ideale deve soddisfare almeno 3 requisiti: quello di portarmi a visitare una città che non mi annoi, di comprendere festival o concerti nel pacchetto viaggio e di essere un mix tra esplorazione, cultura e divertimento. A Budapest, in occasione dell’edizione 2023 dell Sziget Festival, ho potuto vivere una breve ma eccitante vacanza di questo tipo. Se desideri anche tu visitare la capitale ungherese, in contemporanea all’annuale kermesse, fai scorta di energie, perchè ci sono da calcolare spostamenti, lunghe notti e chilometri da macinare tra un distretto e l’altro della città. Ma ne vale la pena e la città ungherese è famosa per i suoi antichi centri termali, dove potrai rilassarti per qualche ora o per tutta un’intera giornata se lo vorrai.
IL FESTIVAL NASCE IN UNGHERIA NEGLI ANNI NOVANTA
Nel 2024 il Festival festeggerà i suoi 30 anni! In questo lungo lasso di tempo, da rassegna per gruppi locali (nata nel 1993), lo Sziget è diventato un happening conosciuto in tutto il mondo, che ha visto ospiti del calibro di Iggy Pop, David Bowie, Fatboy Slim, Imagine Dragons o David Guetta calcare i suoi numerosi palchi.
La parola “sziget” in ungherese significa “isola”, in omaggio allo spazio che ospita il festival ogni anno: la Óbudai-sziget (“isola di Óbuda”), un’isola che si trova in mezzo al Danubio a circa 30minuti di treno dal centro di Budapest. Quando si tiene il festival? Ogni anno la seconda settimana di agosto, un modo alternativo per passare il Ferragosto in musica.
L’ISOLA CHE OSPITA LO SZIGET FESTIVAL
L’isola di Óbudai è meno nota nella vicina e più turistica Isola Margherita, ma ho letto che nel 2019 venne inserita nei beni UNESCO, per via della presenza di resti di un palazzo romano risalente al II secolo d.C. Non ho avuto modo di girare l’isola fuori dal festival, ma posso dirvi che una volta entrati nell’Isola della Libertà (lo spazio ricavato per la kermesse), ci si trova in un piccolo micro-mondo dove non manca praticamente nulla. Dentro allo Zsiget c’è di tutto: più di 100 punti di ristorazione, un supermercato, punti medici e di ascolto (come la tenda dello psicologo), campeggio, bagni con docce, zone relax, spazi dedicati al divertimento, erogatori di acqua gratuiti, spazio per ricaricare i telefoni, wi-fi per addetti ai lavori…
E ancora, City Center con punto informazioni e servizio clienti, depositi bagagli e valori, un ufficio oggetti smarriti, diversi bancomat, un cambio valuta, parcheggio per biciclette, auto e molti altri servizi. Ho trovato sia la città di Budapest che l’isola due spazi sicuri e un grande corpo di forze dell’ordine collabora giorno e notte a che tutto funzioni bene: dalla squadra di sicurezza, alle forze dell’ordine arrivando sino ai vigili del fuoco; inotre è presente al Festival il servizio del centro sanitario attivo 24 ore su 24, con un ospedale da campo e oltre 200 persone tra medici, paramedici e infermieri a disposizione del pubblico. Tutto questo si sviluppata in 76 ettari, al fine di ospitare circa 90.000 persone al giorno, tra personale del festival e partecipanti. Per chi campeggia, l’isola offre sicuramente tutti i servizi necessari per non dover uscire ma io consiglio di prendersi un break per visitare la città di Budapest che è un vero gioiellino!
UN EVENTO TOP DEL NORD EUROPA
Se vi stavate chiedendo se lo Sziget è la versione modesta del californiano Coachella la mia risposta è no! E’ un evento paragonabile sia per organizzazione, che per line up ed esperienze collaterali. Sono che questo evento si svolge in Europa-e aggiungerei per nostra fortuna- che non dobbiamo prendere un volo continenatale, un auto a noleggio e viaggiare nel deserto per partecipare ad un evento di musica. Qui vi basterà un volo di linea, salire sulla metro e poi su di un treno locale per arrivare sulla spassosa isola di Óbudai.
TRASPORTI
Per raggiungere l’isola serve prendere i mezzi pubblici che sono sostanzialmente: treno, taxi/auto o traghetto. Io ho testato entrambi e devo dire che arrivare via fiume è stata la soluzione che ho preferito, perchè la barca attracca non lontano dal main stage, mentre se si arriva via terra, serve camminare sicuramente di più. La barca parte dal molo di Jászai Mari Square e sempre il Sziget organizza anche boat party con dj set anche a chi non è provvisto di abbonamento o biglietto per il festival.
Il treno che parte dalla stazione della metro di Batthyány offre sicuramente più coincidenze per chi arriva appunto in metro, ma è anche più caotico. Una volta scesi c’è una passeggiata di qualche minuto, che vi porterà ad attraversare il mitico K-bridge, un ponte che collega Buda con l’isola di Obudai e che venne costruito con materiali militari e inaugurato nel 1955, e poi una zona green da cui si accede alle casse. Il ponte un tempo forniva il collegamento ferroviario alla fabbrica navale che operava sull’isola e visibili sono ancora i vecchi binari; il k-bridge è attualmente usato per il traffico stradale e durante il Festival rappresenta il passaggio principale: che durante le serate sold-out si intasa. Insomma, io vi ho avvertiti…
Consiglio: acquistate l’abbonamento “Budapest Card” -che io ho fatto appena atterrata in aeroporto (troverete dei punti informativi ben visibili con la scritta Sziget Festival)- offre diverse opzioni di abbonamento a seconda dei giorni di pernottamento e vi verrà dato in formato bracciale. questo bracciale vi permetterà di utilizzare tutti i a cosa serve? Per utilizzare tutti i mezzi pubblici di Budapest in modo gratuito (autobus, navetta, metro) e offre inoltre convenzionati con shuttle aeroportuali o taxi. L’ho trovato comodissimo e mi ha permesso di avere anche convenzioni presso musei cittadini! La mia spesa per 4 giorni è stata di 55 euro, circa 10 euro al giorno perciò lo ritengo conveniente, visto che il trasporto in nave costerebbe-fuori abbonamento- 5 euro andata e 5 al ritorno e che per arrivare al porto serve prendere altri mezzi pubblici (metro e autobus).
ALLOGGIARE AL FESTIVAL O IN CITTA’?
Il centro di Pest è diviso in 14 distretti (un pò come Parigi) e io alloggiavo nel VII-VII distretto, l’ex quartiere ebraico, vivace e pieno di club ed edifici religiosi. La settima circoscrizione è un ottima zona dove alloggiare in hotel/appartamento: l’ho trovata perfetta per i giovani in cerca di stimoli creativi, ma anche per turisti più adulti che non possono fare a meno dei ristoranti kosher, bar eleganti in stile asburgico, musei o negozi di design, che si alternano a club di tendenza, mercatini con vintage e street-food e ruin bars, spazi tutti da scoprire ricavati in alloggi dismessi all’apparenza un pò fatiscenti. Il pià noto è lo Szimpla Kert ubicato su Kazinczy utca, che di serva si trasforma in un club frequentato dai più giovani. Direi che il VII distretto unisce storia a modernità, e pur essendo frequentato da giovani ed expats non è una zona caotica e chiassosa: è bella! Passeggiando alterni i colori accesi dei murales (come quello ) tutta la città di Budapest, che mi è apparsa molto sicura e pulita. Ci sono diverse soluzioni economiche o più push in città: io personalmente ho preferito optare per un hotel, comodo, servito 24ore su 24 e dotato di piscina e sauna, perchè dopo una notte di concerti -alla mia età- voglio svegliarmi in un letto comodo e rilassarmi qualche ora.
Ho conosciuto anche ragazzi che hanno affitatto appartamenti e mi hanno assicurato che non si spende molto. Lo stesso vale per la città di Budapest, che non ho trovato cara, ma anzi accessibile a molti. sono certa che troverete una soluzione ideale per il vostro soggiorno!
Il campeggio dello Sziget offre diverse tipologie di alloggio ed è compreso con gli abbonamenti full, ma sicuramente non lo consiglio a chi ha superato i 40anni e soffre di insonnia 🙂 Per il semplice fatto che -esclusa forse una zona- i campeggi sono piuttosto adiacenti ai palchi (che sono 35 e sparsi ovunque) e considerato che sino alle 4 di mattina ci sono ancora dj set, beh… dovete essere pronti a non dormire. In compenso tutte le mattine vengono organizzati anche eventi come yoga, laboratori e non mancano spazi dove rilassarsi su amache, zone lounge e maxi cuscini. Poche ore di sonno e la musica riprende nel primo pomeriggio. L’isola dello Sziget non dorme mai!
I MIEI PALCHI PREFERITI
Ci sono più di 30 stage allo Sziget: è davvero una sorta di città che si snoda in zone ombreggiate, spiaggetta, spazio parco giochi, area food (stand ovunque) e al centro sorge il maestoso Main Stage: oltre 1000 m2 di superficie e 600 m2 di LED wall sullo sfondo. A seguire la Samsung Party Arena, con uno spazio di 4.000 m2, la tenda Freedom presentata da Mastercard -che può ospitare più di 10.000 persone e poi lo spettacolare TicketSwap Colosseum, costruito nel 2023 con 3.000 pallet. Io ho adorato i concerti del Freedome, Global Village Stage e il tendone del Circo dove si alternavano spettacoli in un ambiente gipsy e intimo. Del Global mi è piaciuta la selezione di artisti provenienti da tutto il mondo, un mix si suoni caraibici, jazz, swing e tipiche dell’Asia. Davvero stimolanti i gruppi che si alternavano, proposte con animazione adatta anche a famiglie e poi sedute relax ad abbracciare lo stage. Prendetelo in considerazione: non vi pentirete! Il Main Stage ospita gli headliner e l’unica cosa che non ho amato è che non presenti zone chiuse al centro o davanti (tipo red zone) per permettere gli accessi veloci a chi vuole uscire o ai servizi di soccorso. Non sono più abituata a sentirmi compressa tra migliaia di persone e per uscire dalla zona più vicina all’uscita laterale ci sono voluti fin troppi minuti. Questo va migliorato. Per la sicurezza del pubblico.
Qualche concerto che ho visto in 3 giorni? Foals , Sam Fender, Florence+the Machine, Imagine Dragons, Mumford & Sons, Viagra Boys, M83, Loyle Carner, the Comet is Coming, Dumbo Gets Mad, ADG7, Kobo Town…
ABBIGLIAMENTO
Sull’Isola di sera fa sempre più fresco e la temperatura cala anche di un paio di gradi. La brezza che arriva dal fiume è un’alleata preziosa nelle afose giornate di agosto, ma consiglio di vestirsi a strati e di portare un paio di calze in più nello zaino. La sera prima del mio arrivo aveva piovuto e mi sono ritrovata ad avere freddo, perchè mi ero vestita poco e avevo sudato nel mio gironzolare. Poi sbizzarritevi con look anche estrosi- nessuno vi guarderà storto, anzi…- per chi arriva direttamente dall’aeroporto o vuole mettere lo zaino in un posto custodito ci sono armadietti e molti bagni dove potersi assettare in tutta calma.
CIBO PER TUTTI I GUSTI ALLO SZIGET FESTIVAL
Non avrete problemi a reperire cibo gustoso, sfizioso o genuino allo Sziget: ci sono tantissimi chioschi e fornitori. Cosa trovare? Zuppe, gulash, pizza, i classici burger con patatine, piatti vegetariani, pasta made in Italy… I prezzi sono medio alti ma c’è anche qualche soluzione più economica e poi, a disposizione di tutti c’è persino un supermercato dove fare spesa sul momento. Il cibo si può comunque introdurre al Festival, le borracce devono essere vuote e dentro le potrete riempire con erogatori di acqua gratuita. A differenza dell’Italia non ho fatto file colossali e ho sempre trovato qualche spazio in cui sedermi per cenare. Si paga con la carta di credito, prepagata o acquistando un bracciale ricaricabile. Io ho usato sempre la carta ed è una soluzione comodissima e veloce. Questo burger con patate mi è costato caro (circa 15 euro) ma era buonissimo!
Have fun
—————–
SZIGET FESTIVAL
2 settimana di agosto
Budapest, Ungheria