LA SECONDA CASA DI JOHN LENNON SI TROVA A CENTRAL PARK
Una delle cose che non smette mai di sorprenderti nel vivere in una città come New York è il fatto che, molto spesso, mentre si cammina per andare ad un appuntamento o a fare la spesa, ci si ritrova in luoghi “magici”, che hanno una storia legata alla cultura pop. Luoghi che sono stati magari la casa di una rockstar o la location di un set cinamatografico. Dopo un pò di tempo che vivi in queste metropoli smetti di cercare questi angoli, come di fare il turista: non sei lì in vacanza… hai il tuo lavoro e la tua vita. E’ indubbio però, che quando ti fermi e ti ritrovi in uno di questi luoghi, beh, è difficile fare finta di rimanere indifferenti al loro fascino.
C’è un posto facile da trovare, dove vi consigliamo di passare, che si trova nella parte ovest di Central Park. E’ un luogo bellissimo, spesso molto tranquillo. L’ideale è andare ad inizio autunno, sedersi su una panchina a bere un caffè e guardare i colori delle foglie del parco, che in questo periodo cambiano colore. Magari non lo sapete, ma mentre siete lì a bere il vostro caffè state facendo compagnia ad una leggenda della musica. Questo angolo si chiama Strawberry Fields.
NELLA PARTE OVEST DEL PARCO SI TROVA IL MEMORIAL DEDICATO A LENNON
Situato tra Central Park West e la 72 St, Strawberry Fields è un memorial inaugurato nel 1985, in ricordo di John Lennon, ucciso a pochi passi dal qui, l’8 Dicembre del 1980.
DENTRO AL MOSAICO MEMORIAL E’ INCASTONATA LA PAROLA “IMAGINE”
Tutta questa fetta di parco ruota intorno al celebre mosaico che porta la scritta di uno dei suoi pezzi più celebri “Imagine”. Una piccola curiosità? Non tutti sanno che l’opera è stata donata al City Council di New York dal Comune di Napoli, cosa tutto sommato strana, ma che inorgoglisce noi italiani.
La cosa che rende ancora più magico Strawberry Fields è il fatto che non sia la tomba di John Lennon. Non è Père Lachaisee nemmeno la tomba fatta costruire per suo volere, come nel caso di Graceland ed Elvis Presley!
Quando si va a Strawberry Fields non si va a commemorare un defunto ma a salutare qualcuno che è ancora vivo, forse non fisicamente sì, ma lo è nella mente e nel tuo cuore. Qui si viene per celebrare la vita!
Anche quando si passa di qui nei giorni più impensabili e tutto sommato “insignificanti” (anche se in realtà nessun giorno lo è), si trova sempre qualcuno che, chitarra alla mano, canta le canzoni di John quelle dei Beatles (A dire il vero speso cantano anche pezzi di McCartney, ma fa lo stesso). Lo fanno senza volere nulla in cambio, ma solo per il piacere di farlo.
L’8 DICEMBRE DEL 1980 VENNE ASSASSINATO POCO DISTANTE DA QUI
Passare da Strawberry Fields l’8 Dicembre (in questa data fatidica) è quello che gli amaricani definiscono “amazing” (difficile trovare una parola migliore per descrivere quel tipo di). Se capiterà anche a voi di farlo troverete centinaia di persone raccolte intorno al mosaico, al freddo – anzi al freddissimo – per omaggiare John con fiori e canti, intonati tutti insieme.
E’ in questi momenti che capisci davvero quello che un artista può dare alla gente. Cantare insieme è una delle massime espressioni del nostro vivere nel rispetto degli altri e nell’amore per il prossimo. John Lennon è morto più di 34 anni fa. Ma in realtà quello che ci ha donato è vivo dentro i nostri cuori.
L’ APPARTAMENTO IN CUI VIVEVA JOHN SI TROVA POCO DISTANTE DA QUI
Uscendo dal parco vi ritroverete davanti al Dakota (1 West 72nd Street), il palazzo residenziale dove Lennon viveva con Yoko. Ed è proprio qui, davanti all’ entrata di questa struttura chiamata “The Dakota” (che risale a fine 1800) che fu ucciso Lennon. Cinque colpi di pistola.
Guardando il palazzo mentre si ritorna a casa, ripensiamo all’assurdità della violenza e alla stupidità umana. A Mark Chapman e a tutto il resto. Ma solo per un attimo.
STRAWBERRY FIELDS
L’accesso agli Strawberry Fields è nell’Upper West Side, lungo la Central Park West
Note: Strawberry Fields Forever è una canzone dei Beatles, pubblicata come singolo nel febbraio 1967 insieme a Penny Lane. Poi entrambe inserite nel brano Magical Mystery Tour (1967).
Al Dakota vennero girate anche le scene del film “Rosemary Baby” di Sam O’Steen e Roman Polański. Un film maledetto, che vedeva come attrice principale Mia Farrow, grande amica di John Lennon. Se conoscete la trama del film verrà sicuramente anche a voi la pelle d’oca nel ripensare al fatto che, un anno dopo l’uscita del film la moglie di Roman Polański, Sharon Tate, venne uccisa dalla setta di Charles Manson nella sua abitazione di Los Angeles. La Tate aspettava un bambino e avrebbe dovuto partorire dopo qualche settimana.