A luglio 2023 sono stata ospite della prima edizone di “Spaesaggi Festival“, manifestazione culturale
organizzata dal Comune di Grizzana Morandi e dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese con la
collaborazione della Regione Emilia-Romagna, che per una settimana, attraverso eventi di world-music, mi ha fatto letteralmente scoprire scorci e storia di una parte dell’Appennino Settentrionale bolognese: Grizzana Morandi (dove si trova la Rocchetta Mattei), Campolo e Borgo La Scola.
TURISMO CULTURALE E MUSICALE CON SPAESAGGI FESTIVAL
E’ proprio questo il tipo di turismo che punta a promuovere il nuovo evento, nato dall’unione delle parole “paesaggio” e “spaesamento”, parte del programma “Da Campolo l’arte fa Scola”, il progetto pilota finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEu e gestito dal Ministero della Cultura e dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando PNRR-borghi che intende contribuire alla costruzione di un nuovo sistema territoriale a matrice culturale e artistica. L’obiettivo è quello di creare degli orizzonti artistici ibridi capaci di stupire ed unire culture differenti.
Nei borghi coinvolti nel progetto ho trovato molta ospitalità e voglia di far conoscere un territorio che offre vedute sconfinate, boschi di faggio e brughiere di mirtillo sulle parti superiori del crinale e poi, santuari di epoca etrusca (Montovolo) o romanica (S.Caterina di Alessandria), borghi medioevali (La Scola) e dimore storiche e piene di fascino come la Rocchetta Mattei o quella meno fastosa del pittore Giorgio Morandi.
Ad oggi “Spaesaggi” si svolge in piccoli centri abitati immersi nel verde, compresi tra Campolo e la Rocchetta Mattei, a circa 500mt slm. Facile raggiungerli sia per chi arriva dall’Autostrada che dalla vicina Bologna: qualche tornante ed eccoci arrivati a Riola Ponte, dove il bar e la chiesa sono i luoghi d’incontro di una piccola comunità, accogliente e custode di leggende legate al Conte Mattei e alle tradizioni popolari montane.
Quello che ha fatto Spesaggi è qualcosa di bello e importante per questo territorio, contribuire a renderlo più noto ai turisti attraverso le bellezze della cultura e della musica, arte in grado di parlare tutte le lingue del mondo.
COSA PROPONE SPESAGGI FESTIVAL?
Il suo è un ricco calendario di concerti, esibizioni itineranti, talk con artisti provenienti da tutto il mondo e residenze artistiche. Tra gli ospiti della prima edizione anche Raiz, Roby Lakatos e i Los Wembler’s De Iquitos, Salif Keita (artista maliano conosciuto come la “Golden Voice of Africa”), Geoff Westley, Wu Ming II, Nicola Segatta e Banda Osiris.
Accanto alle esibizioni e agli incontri sulla musica, anche l’aspetto didattico riveste una grande importanza all’interno della manifestazione. In questo primo anno è stata infatti avviata la collaborazione con il Conservatorio G.B. Martini di Bologna per attivare stage di formazione orchestrale e bandistica, oltre a quelle con tecnici luci e tecnici audio (in primis con Stefano Melone, già collaboratore di Ivano Fossati), un succoso iter formativo parte del progetto “Casa delle Arti”. Trovo che questo progetto di valorizzazione del territorio riesca anche a far emergere il vero potenziale della musica: strumento non solo volto all’intrattenimento, ma in grado di creare un particolare tipo di business e sinergie con altri settori.
La direzione artistica della manifestazione è stata affidata a Claudio Carboni e Carlo Maver, che da anni alternano la propria attività di musicisti a quella di appassionati direttori artistici di eventi che valorizzano il territorio dell’appennino tosco-emiliano.
LA ROCCHETTA MATTEI, FULCRO DELL’EVENTO
A Spaesaggi Festival le performance principali e le residenze artistiche si svolgono nella fiabesca cornice della Rocchetta Mattei, residenza del Conte Cesare Mattei fino al 1896 (fu lui a renderla architettonicamente ciò che è oggi) e attualmente di proprietà della Fondazione Carisbo che ha delegato al Comune di Grizzano Morandi e Unione dei Comuni dell’Appennino la gestione, ai fini della promozione culturale e turistica. La struttura del castello fu modificata più volte dal conte (esperto di elettromeopatia) durante la sua vita e dai suoi eredi, rendendola un labirinto di torri, scalinate monumentali, sale di ricevimento, camere private che richiamano stili diversi: dal neomedievale al neorinascimentale, dal moresco al Liberty. Speasaggi propone anche visite guidate alla Rocchetta durante le giornate del Festival, ottima occasione per vedere l’interno del castello e scoprire anche la storia del suo originale e affascinante “padrone”. Altra cosa che vi consiglio di fare, per vedere oggetti contenuti al suo interno in passato e avere altre informazioni su Mattei, è una visita all’Archivio Cesare Mattei, che si trova in paese a Riola, a qualche centinaio di metri dalla Rocchetta.
Il paese stesso di Riola è stato per me una vera scoperta! Nato praticamente in funzione delle cure mediche del Conte, in passato vedeva una casa di cura frequentata da nobili e stranieri. Al Museo ho scoperto che persino il Maestro Gioacchino Rossini decise di testare le innovative cure di Mattei, che si basavano sulla elettromeopatia, scienza medica frutto di erbe omeopatiche e fluidi elettrici in grado di riequilibrare il corpo. Tra il 1859 e il 1950 la medicina alternativa era tra le più praticate al mondo e quello che oggi a Riola Ponte è il ristorante-bar principale (Feli e Mirco in Via del Ponte), un tempo fu albergo con annessa balera (Albergo della Rosa), struttura aperta dal conte per ospitare e intrattenere i suoi pazienti che qui si fermavano per settimane.
Come avrete capito Spaesagi vi permetterà di fuire di eventi organizzati nel cortile interno ed esterno della Rocchetta, nelle sue sale (con le residenze artistiche e corsi) e di scoprire la sua storia, attraverso visite guidate (che consiglio) ad ingresso libero.
INFO UTILI
ALLOGGI: Se desiderate partecipare a questo festival consiglio di restare almeno un week-end e approfittare di una due giorni per scoprire il territorio circostante: ci sono b&b sia ad Aiola che a Vergato e nel comune di Grizzano Morandi, oltre a zone adibite al camping e foresterie.
TREKKING: Potreste unire proprio il trekking a questa mini vacanza, visto che l’Appennino Settentrionale è noto anche per la sua alta via dei Parchi, che si sviluppa da Berceto sino alle foreste casentinesi toscane. Per gli eventi del festival non serve abbigliamento tecnico invece, perchè i concerti si svolgono in borghi o in Rocchetta, ma consiglio di portare una felpa perchè la sera si raffresca molto.
EVENTI: Tra giugno e settembre troverai molte sagre di paese ad animare l’Appennino, oltre al già noto Crinali Festival (che vede sempre la musica protagonista e la musica di Maver e Carboni). E ancora, mostre mercato, serate di cinema sotto alle stelle o passeggiate green. Gli eventi di Spesaggi necessitano di prenotazione e sono tutti consultabili sul sito www.spaesaggi.it mentre i concerti ad ingresso libero sono senza prenotazione fino ad esaurimento posti. I prezzi dei concerti? sono davvero “popolari”, visto che non si superano i 10 euro.
CIBO: Siete in Emilia, qui si mangia bene ovunque! Durante il festival troverete anche uno spazio ristoro esterno, dove servono anche birra, panini, tigelle (tipiche di questa zona) e frutta fresca. Inoltre, come vi dicevo, a Riola al Bar Trattoria si mangia bene e si spende il giusto. Alla Foresteria del Santuario di Montovolo trovi le torte e i dolci fatti dalle parrocchiane e sono squisiti!
COMUNI INTERESSATI: Segnati questi nomi, ti saranno utili per orientarti al Festival (e non solo) Campolo, Grizzano Morandi, La Scola, Riola Ponte Montovolo.
CONCERTO ALL’ALBA: Bellissima esperienza, quasi mistica quella fatta a questo festival, dove la location del concerto si raggiungeva a piedi, poichè si trattava di un piccolo santario ubicato in una zona boschiva a 900 mt slm, che mia ha permesso di entrare a contatto con la natura e godere di splendidi panorami. Io ho scelto di arrivare in auto, ma il festival proponeva anche la possibilità di partire in gruppo e di raggiungere il santuario a piedi(ma era troppo presto per me e non avevo le scarpe adatte).