Rock’n’Roll Lifestyle: il meglio della musica da indossare, assaporare, suonare e leggere
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Mentre guardo il video Ride’Em On Down, girato a Los Angeles e tratto dall’ultimo album degli Stones Blue & Lonesome, penso che queste fottutissime icone del rock potrebbero tranquillamente vivere di diritti d’autore, non solo dei loro dischi, ma anche del loro merchandising. Anche solamente con le riproduzioni del loro logo, la linguaccia rossa disegnata da John Pasche, potrebbero rifarsi automobili e casa ogni mese. E non sto scherzando. Io ovviamente contribuisco al business, visto che non resisto ad acquistare libri, abiti e album che portano il loro marchio e il loro nome.
Il logo lips and tongue è nato nel 1971, dalla matita di John Pasche, uno studente del Royal College of Art, ingaggiato da Mick Jager e pagato per il suo lavoro solo 50 sterline. L’occasione fu l’uscita dell’album Sticky Fingers, su cui appunto venne impresso per la prima volta anche il logo. Nonostante che Craig Braun, direttore creativo della Sound Packaging Corporation, ci mise mano, l’idea di associare agli Stonse questa lingiaccia carnosa e sfacciata venne a Pasche, che prese spunto dall’immagine della Dea Kali e dalla bocca dello stesso frontman. Nel 1984 Pasche si intascò altre 24mila steline per i diritti d’autore e chissà da allora ancora quante… Chiunque voglia riprodurre questo, come altri loghi di musicisti o band, è obbligato a pagare i diritti di riproduzione e come vi mostrerò sono tanti i brand d’abbigliamento che continuano a fare.
In primis Zara, catena d’abbigliamento spagnola, che a fine 2016 è uscita con una capsule collection (ancora in vendita) che celebra proprio l’uscita del loro ultimo album,‘Blue & Lonesome’, avvenuta lo scorso 2 dicembre. Pensate che ogni singolo pezzo della collezione è dotato di un codice QR sull’etichetta che permette di collegarsi ad una piattaforma e di ascoltare in streaming il disco eper poi acquistarlo. Io l’ho regalato a Marco a Natale ed è un tributo al genere da cui il quartetto partì nel lontano 1962, il blues. Tornando alla collezione di Zara, tra le più classiche felpe e t-shirt ho addocchiato questo giacchino di jeans da uomo. Costa 69 euro ed è davvero un must di questa stagione. Mi piace soprattutto il fronte, mentre avrei eliminato le scritte sul retro, anche se sono un trend del 2017.
Sempre nel 2016, ma ancora reperibili su ASOS, sono usciti 3 modello di SUPERGA davvero stravaganti. La partership è nata in occasione della mostra londinese “Exhibitionism” la più grande esposizione mai dedicata ai Rolling Stones, allestita alla Saatchi Gallery di Londra (5 aprile-4 settembre 2016). Dei tre modelli io sono riuscita a trovare su E-Bay, Depop e Asos questi due modelli, che in sconto costano rispettivamente 50 euro (scarpa nera) e 38 euro la scarpa bianca tipo Vans. Entrambe hanno la tomaia in cotone stampato con le più celebri grafiche del gruppo rock inglese, fodera in cotone e suola in gomma naturale vulcanizzata. Se ci fosse il mio numero comprerei sicuramente il secondo modello, molto estivo e sbarazzino. Ma in generale preferisco la versione creeper di Superga, con la suola più alta e punk-rock.
Infine, anche il marchio Pull&Bear, quasi come ogni stagione, presenta un discreto assortimento di t-shirt e felpe rock. Tra le stampe dedicate a Metallica ed AC-DC ho trovato anche una t-shirt nera con la scritta “Rolling Stones live. It’s only Rock’n’Roll” … “but I like it” lo aggiungo io, in onore di un celebre singolo 🙂 Costo del capo? Solo 15 euro, ma sono sincera, il retro della maglietta non mi finisce, troppi coliri, preferisco la versione body (15, 99 euro) che vi allego.
Mi piace abbinare t-shirt acquistate a concerti a gonne e jeans ead ottobre, in occasione del mio viaggio a Los Angeles, mi sono comprata un pigiama by H&M (15 euro circa) davvero rock! Non ho resistito e l’ho messo subito in valigia.
Guardate qui sopra se lo trovate e ricordate che: “una linguaccia rossa porta sempre bene in volo!” 😉