Inizia dal cuore di Parma il mio viaggio alla scoperta dei luoghi legati alla vita e alle opere di Giuseppe Verdi, famoso compositore che rimase sempre legato alla sua terra natale. Ho scelto di partire da una storica trattoria locale per un motivo ben preciso: il musicista era figlio di un locandiere di Roncole di Busseto (PR), tale Carlo Verdi, che nella sua modesta osteria vendeva anche sale e generi alimentari. Le sue radici proletarie si sposano perfettamente con il luogo in cui ho pranzato una domenica di primavera.Si tratta della storica Osteria Corale Verdi, che si trova nell’Oltretorrente, nella Parma più autentica e popolare.
Il ristorante è stato ricavato all’interno di un palazzo risalente ai primi dell’Ottocento, che nei secoli passati fungeva da stalla per i cavalli di Maria Luigia. Raggiungere l’osteria è facilissimo, visto che si trova ai lati di Parco Ducale, a pochi passi dalla bellissima reggia, attualmente sede dell’Arma dei Carabinieri.
La particolarità di questo luogo è legata alla sede dell’omonima Corale, che da ben 100 anni risiede al piano con le sue sale prova.
Nonostante sia un luogo comune pensare che la musica lirica venga apprezzata da un’elitè, questo ristorante smitizza ogni supposizione, con il suo fascino casereccio e genuino. Tra sedute in legno (ben 200 i coperti) e quadri raffiguranti i maestri della lirica e della musica classica, si assiste al taglio dei sostanziosi bolliti mentre alcuni ospiti cantano tra i tavoli della sala centrale.
I salumi che accompagnano la deliziosa torta fritta sono un sogno, anche per una reggiana come me, e abbinarli ad un buon lambrusco è la cosa più ovvia che si può fare. Complice, un menù degno della migliore tradizione gastronomica parmigiana.
La cantina dispone comunque di circa 120 etichette di vini locali e regionali, quindi avrete modo di scegliere il vostro abbinamento eno-gastronomico. Ma il piatto forte sono i primi: Anolini in brodo, raviolini in salsa di cultello, risotto alla Giuseppe Verdi e le meravigliose ‘chicche’ (le chiamo io) al tartufo (Rivisitazione degli Anolini)! Le porzioni sono abbondanti ma c’è anche la possibilità di servirsi alla zona self, un trionfo di verdure, salumi e salse nostrane.
Una lunga tavola imbandita con dolci alla crema, crostate e torta ‘sbrisolona’ sono una continua tentazione per chi siede nella sala più grande, dove è presente anche un palco su cui, periodicamente, si tengono concerti di piano e voce. Lo stesso avviene sul palchetto in veranda, che d’estate ospita live o spettacoli di marionette, in collaborazione con il vicino Museo dei burattini.
Interessante la riproduzione su tela del Monumento a Giuseppe Verdi, che si trova sul palco interno. L’originale statua in bronzo, salvata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, si trova oggi nel parco del Museo della Pilotta di Parma. Vi consiglio di andarla a vedere, una volta terminato il vostro pranzo, perchè è una testimonianza architettonica importante per i fan del compositore.
Infine, a due passi dall’Osteria è ubicato il “Museo Casa Natare Arturo Toscanini” (Borgo Rodolfo Tanzi 13, ingresso gratuito) di cui mi riprometto di parlare. Questo è comunque già un buon inizio per intraprendere un itinerario musicale e gastronomico nelle Terre Vediane.
Consiglioatissimo!
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Ristorante Corale Verdi