Pellegrinaggio a Woodstock

Per la nostra prossima destinazione serve abbandonare la strada sterrata che ci ha portato alla leggendaria Big Pink (Leggi l’articolo per tutte le info) e rimetterci in carreggiata nord ovest prendendo per prima la 212 in direzione Ovest. Dopo pochi chilometri imbocchiamo a sinistra la 28 per poi passare definitivamente alla 209. Il panorama rimane affascinante, soprattutto se il tempo ci concede un bel sole. Le vallate, le montagne ed i boschi la fanno di nuovo da padroni lungo questo viaggio verso il tempio di tutti i concerto Rock: Woodstock.

Dallo stage

una foto del festival del ’69

Una foto del leggendariuo fesatival dall'alto

Una foto del leggendariuo fesatival dall’alto

Arrivati a Wurtsboro giriamo a destra per l’ultima trentina di chilometri sulla 17. La nostra destinazione non è esattamente Woodstock ma Bethel.

Colgo occasione per consigliarvi una tappa utile a rifocillarsi: Il River Edge Restaurant. Lo troverete appena prima di arrivare a destinazione, sulla sinistra, proprio sulla strada che state percorrendo. Oltre ad essere davvero caratteristico come ristorante, troverete immenso parcheggio (i camionisti sono clienti davvero abituali del posto) ed un’atmosfera davvero calda ed accogliente (www.riveredgerestaurant.com – 951 State Rte 17B, Mongaup Valley, NY 12762)

Ancora pochi chilometri e, dopo aver girato a destra dalla 17 verso Hurd Road, arriviamo al sito di Woodstock. Il tutto è molto ben curato, si tratta fondamentalmente di ampi prati recintati e protetti e di un centro culturale che ospita un museo, un centro per le arti ed un teatro dove si svolgono diverse manifestazioni. Il sito vero, quello dove si è svolto il concerto, è appena più a nord e scollina nella famosissima distesa verso il palco.

La collina su cui c'era il palco del festival, foto di Cristina Santini

La collina su cui c’era il palco del festival, foto di Cristina Santini

Un monumento installato sul lato nord ovest celebra i 3 giorni di pace e musica rock mentre facendo qualche passo, anche semplicemente dalla strada senza dover necessariamente entrare nel parco, possiamo goderci tutta la collina ed osservare i segni che ancora restano del basamento di ghiaia dove appoggiava il legno del palco.

il memorial Foto di Cristina Santini

il memorial Foto di Cristina Santini

Ognuno ha le proprie sensazioni quando si ritrova a tu per tu con la concretezza di un passato importante. Personalmente, quello che posso condividere è la sensazione unica di vedere e sentire ancora quelle 400 mila e più persone ancora li, come se le anime di quella gente si fossero sdoppiate per poter mai più lasciare questa enorme energia che questo posto trasmette. Nel silenzio e nella bellezza del verde, del sole e dell’enorme simbolo della pace ricavato nel verde sull’erba del prato, puoi quasi sentire il brusio delle persone che vivevano qualcosa di musicalmente ed umanamente irripetibile.

Foto di Santini

Foto di Cristina Santini

La distanza tra Big Pink ed il sito di Woodstock è di circa 120Km e si percorre in meno di 2 ore.

Ritornare da Woodstock a Manhattan richiede circa 160Km ed in massimo 2 ore si è ritornati da quella che si è rivelata una delle mie più belle esperienze di viaggio.

Potete partire al mattino dopo colazione da New York e ritornare tranquillamente per cena e sono sicuro, catalogherete la vostra giornata come “cose da non perdere a New York”

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Woodstock Festival Concert Site/Monument
Luogo per concerti
301-399 Hurd Rd, Bethel, NY 12783, Stati Uniti

 

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Author: stefano Pecoraio

Orgoglioso reggiano, classe 1971, mi divido tra due rami, che descrivono le mie principali passioni e professioni: MUSICA: Autore del libro “Welcome to Asbury Park” (Aliberti Editore 2010) dal 1984 seguo Bruce Springsteen attraverso le sue canzoni e i suoi concerti. Nel 2007 il primo incontro con Springsteen e di seguito l’inizio del lavoro a stretto contatto con la municipalità di Asbury Park, che mi ha portato a ricevere nel 2010 un proclama ufficiale incaricandomi di promuovere iniziative culturali tra la città e l’Italia. La collaborazione e l’amicizia con musicisti, amici e componenti dello staff di Bruce Springsteen ha creato un crescendo di opportunità a disposizione del nostro paese. Ho creato un blog (www.asburypark.it) che raccoglie tutte le informazioni e l’attività che mano a mano si ramifica tra le due differenti culture musicali. The Asbury Blog collabora attivamente con la Asbury Park Musical Heritage.

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