PANCHINE MUSICALI. ECCONE 4 SPARSE PER L’ITALIA
Elementi di arredo urbano che si trasformano in veri e propri omaggi alla musica e all’arte. In questi anni, viaggiando in lungo e in largo per il nostro Belpaese, mi è capitato di imbattermi in originalissime opere d’arte e voglio condividere con voi le loro storie e indirizzi. Si tratta di panchine che io ho rinominato “musicali” e che ad oggi è possibile visitare a cielo aperto.
UNA STATUA OMAGGIO AL MAESTRO VERDI NEL CUORE DI PARMA
Inizio col segnalarvi una panchina dedicata alla musica e alla figura del Maestro Giuseppe Verdi. E’ stata inaugurata nel 2018, in Piazza San Francesco a Parma, ed è un’opera che raffigura il grande compositore seduto su una panchina. Pensate che pesa ben 400 chili ed è stata realizzata dall’artista Sergio Brizzolesi, in occasione del Bicentenario della nascita del grande Maestro, per essere poi esposta ad Expo 2015. Oggi la trovate davanti alla Casa della Musica, in una piazza che io definisco ancora musicale! Non solo perchè è circondata da palazzi che omaggiano la lirica, la musica e la cultura, ma anche perchè l’eco che produce qualsiasi rumore creato tra queste mura, echeggia in modo sinuoso verso il cielo. E cos altro dire dell’opera? La statua ci pone in una condizione di parità e ascolto con l’artista, quasi il Maestro fosse pronto ad accoglierci per una rilassante chiacchierata. Pare che il Verdi sia stato rappresentato a grandezza naturale e mi sento di consigliarvi questo luogo come punto di partenza per iniziare un tour sulle tracce di Verdi tra il centro di Parma e la sua provincia.
Piazza San Francesco, Parma
L’ARTE E L’ESTRO DI AUGUSTO DAOLIO CELEBRATI CON PANCHINE ARTISTICHE A NOVELLARA (RE)
A pochi km da Parma, nella città di Augusto Daolio, Novellara (RE), è facile imbattersi in luoghi culto per i fans dei Nomadi. Nell’ omonimo Parco Augusto Daolio (poco fuori il centro) sono state realizzate diverse panchine artistiche, su progetto finanziato dall’Amministrazione, in collaborazione con il liceo artistico “Chierici” di Reggio Emilia. Sono una dozzina sono state collocate lungo il percorso verde del Parco. I dipinti realizzati sopra le sedute, con un particolare prodotto, sono frutto della creatività degli alunni del Liceo, che per prendere ispirazione hanno prima portato a termine un ciclo di incontri e visite sui luoghi cari ad Augusto. Trasportati dal loro istinto e guidati dal ricordo dell’arte e della musica di Augusto, hanno poi realizzato queste belle e originalissime opere d’arte a cielo aperto. Alcuni hanno ripreso i tratti surrealei dell’arte cara a Daolio. Potrete vederle grazie ad una passeggiata nel parco, che nel tempo vuole diventare un luogo di cultura e incontro. Viene sfruttato anche per il bici blues, evento annuale a cui vi consiglio di partecipare se passate da Novellara a maggio (almeno così era prima del Covid). Si tratta di un tour in bici per le Valli di Novellara (zona di oltre 1900 ettari bonificata negli anni Sessanta), che parte dai portici del paese e fa tappa anche qui, per la festa finale, con musica e gastronomia sino al tardo pomeriggio. A capo del progetto delle panchine artistiche Rosanna Fantuzzi, compagna di Augusto e cuore pulsante dell’associazione “Augusto per la vita”; insieme a lei l’artista e amico Graziano Pompili, il sindaco Elena Carletti, l’assessore alla cultura Marco Battini e anche l’attuale frontman del gruppo Beppe Carletti.
Parco Augusto Daolio, Novellara
LATINA: ECCO LA PANCHINA DOVE TIZIANO FERRO SCRISSE LA HIT “XDONO”
A Latina esiste un vero e proprio luogo di culto per i fans di Tiziano Ferro! Si tratta del parco “Falcone e Borsellino”, dove ancora oggi si trova la panchina dove Tiz ha scritto la canzone del suo debutto nel mondo della musica: “Xdono”(2000). Ho scoperto questa panchina guardando il documentario su Tiziano Ferro (Prime Video): “Avevo vent’anni – racconta Tiziano Ferro – stavo passeggiando nel parco quando mi venne in mente una frase: quel che è fatto è fatto io però chiedo scusa, Perdono. Andavo molto di fretta e scrissi perdono con la X». Ferro ha spiegato che stava andando a trovare il padre in studio, quando, colto da un’improvvisa ispirazione si è seduto ed ha composto il testo della hit su questa panchina. Un landmark per i suoi fans, che nel tempo l’hanno ricoperta di altre frasi scritte a pennarello. L’Amministrazione di Latina, nel tempo, ha fatto applicare una protezione trasparente alla stessa più di una volta, per renderla visibile e differenziarla dalle altre presenti nel parco, che sono invece state tutte color verde. Proprio in occasione delle riprese del documentario “Ferro”, Tiziano ha fatto una passeggiata nel parco e si è scattato una foto ricordo sulla sua panchina del cuore, lasciando poi sui social questo commento sotto allo scatto: “Casa è dove il cuore risiede. Famiglia è dove fiorisce l’amore. Alla mia città, e alla mia gente. Grazie per l’abbraccio enorme. Orgoglioso latinense”.
Parco Falcone e Borsellino, Latina
LUCIO DALLA SIEDE A BOLOGNA
E’ bello sapere che la panchina di Lucio è tornata nella sua Bologna. Qualche anno fa si trovava proprio dietro la casa dove visse per lungo tempo, in Piazza De Celestini, a due passi da Via D’Azeglio. Si tratta dell’installazione dedicata a Lucio Dalla, una panchina realizzata dall’artista Carmine Susinni nel 2015 in occasione di Expo (Milano). Ad oggi l’opera è stata acquistata da Luigi Ferretti, patron del gruppo ‘7Gold – Radio Italia anni 60′ ed è stata posta presso la sede bolognese dell’emittente. Ho letto che sarà però una statua itinerante, che si sposterà in occasione di celebrazioni o eventi legati al cantante. La sede della radio apre spesso a visite guidate pubblico e si trova presso via dell’Arcoveggio 49/5, Bologna. Quindi potrete fotografarvi anche voi, come ho fatto io, stretti al vostro amato Lucio, che il 4 marzo 2021 avrebbe compiuto 78 anni. Inoltre, in Piazza Cavour, dove nacque Lucio Dalla, è stata da poco installata un’altra opera d’arte omaggio al musicista, una scultura dell’artista Antonello Paladino, realizzata in collaborazione con Simona Ragazzi, donata al Comune di Bologna da Lino Zaccanti, cugino di Dalla. Se conoscete la storia di Lucio saprete che quando scrisse la celebre “Piazza Grande” (1972) si riferiva proprio a Piazza Cavour, ritratta attraverso i suoi abitanti.
Via Arcoveggio, 49/5 Bologna