ØYA FESTIVAL, OSLO- I MIEI CONSIGLI-

Nell’agosto 2024 siamo stati ospiti di questo meraviglioso festival, che nel 2025  festeggerà 26 anni di attività.

Øyafestivalen, uno tra i più importanti eventi musicali del Nord Europa, è stata una piacevole scoperta e di seguito troverete una mia personalissima guida al Festival. Ho inserito nell’articolo tutte le informazioni utili a pernottamento ed happening. Seguirà anche una mia guida alla capitale norvegese ma intanto…

TI PRESENTO ØYA FESTIVAL

OSLO FIORDI

Gita sui fiordi, OSLO Foto di Gloria annovi

Se cerchi una ottima line-up, un festival dal cuore green e suggestioni nordiche, di cieli a volte plumbei che improvvisamente portano pioggia o sole: devi assolutamente sapere che esiste Øyafestivalen. Si tratta di un famoso festival norvegese, che ti potrebbe portare anche a navigare sui Fiordi prima di una tre giorni di concerti e perchè no, anche a rilassarti a fine giornata su di una sauna galleggiante.

Øyafestivalen è quanto di più godereccio possano desiderare musicofili amanti del Nord Europa e della buona musica. La sua prima edizione risale al 1999 e ad oggi si tiene nel Tøyenparken, un polmone green ubicato vicino al giardino botanico (Botanisk Hage) di Oslo, nel quartiere forse più alternativo della capitale, Grünerløkka,  un tempo dormitoio per operai e artisti. Anche in Norvegia la gentrificazione è riuscita a portare cambiamenti e questo quartiere, che ho scento per il mio soggiorno in città durante l’Øya Festival, si presenta oggi centro nevralgico della vita notturna, apprezzato da turisti e residenti per la street-art, locali underground, boutique indipendenti e negozi/mercatini vintage.

DOVE ORMIRE

oslo

SLOWDIVE foto di Alessandro Piccinini

Puoi scegliere quindi di alloggiare in questo quartiere della città, oppure in un hotel  ancora vicino al parco, così eviterai di usare i mezzi pubblici per raggiungere il Festival. In ogni caso, ti anticipo che ad Oslo le distanza sono brevi e che i mezzi pubblici sono comodi, attivi 24h su 24 e non particolarmente costosi (scarica la app OSLO PASS o acquista biglietti nei negozi sotto la metropolitana). Io ho scelto di alloggiare allo SCANDIC VULKAN, hotel confortevole e ubicato vicino alla fermata del bus che porta alla stazione centrale (Oslo Central Station), dove troverete anche metro o bus diretti al Botanic Garden. Centralissimo (zona Karl Johans gt.) anche l’hotel scelto dalla stampa locale, che appunto alloggiava al Comfort Karl Johan Hotel, situato a pochi passi dalla National Opera & Ballet.

 UN FESTIVAL DAL CUORE GREEN

AIR, foto di alessandro Piccinini

AIR, foto di alessandro Piccinini

Arrivare alla zona del Festival è semplice e il quartiere è servito da metropolitana (t-bane) e autobus che ti porteranno a pochi passi dall’entrata. 6 sono i palchi a disposizione del pubblico, dislocati in una zona green allestita per l’occasione con spazi food, zone relax, bagni chimici, e zone per i portatori di handicap. Stiamo parlando di una zona molto più piccola di quello dello Sziget che nel caso dell’OYA è invece più raccolta ma comunque predisposta ad ospitare fino a 20mila persone al giorno. Øyafestivalen merita una menzione anche per la sua attenzione alla sostenibilità, parliamo infatti di un festival rispettoso dell’ambiente e del clima (certificato con l’European A Greener Festival Award), ma anche un festival sicuro, che accoglie un pubblico rispettoso della natura e delle persone. Il festival funziona con elettricità a zero emissione, oltre il 90% del cibo distribuito è biologico e si ricicla oltre il 70% dei rifiuti prodotti durante l’evento.

I PALCHI

AIR, foto di alessandro Piccinini

AIR, foto di alessandro Piccinini

I 6 palchi citati sono dislocati lungo il perimetro verde e la distanza da uno all’altro è minima: SIRKUS, uno dei più ampi palchi del festival, vede una copertura a tendono ed è ideale nelle serate di pioggia. Tra le band che ho visto al SIRKUS anche The National, IDLES, Overmono, Slowdive.
A pochi passi il più piccolo palco HAGEN, dove si alterna la scena norvegese e alternativa internazionale: English Teacher, Brutus e Yard Act i gruppi che sono riuscita a godermi allo HAGEN.
Spostandosi verso una collinetta che si presenta come un perfetto anfiteatro a cielo aperto, si trovano gli adiacenti e ampi palchi AMFIET (usato per molti headliner) e VINDFRUEN dove ho visto il mio amato Jack White, PJ Harvey, PULP, AIR, The Kills, Big Thief, Ella Marie, RAYE… tutti concerti per me imperdibili a questa edizione.
Come potrete immaginare al festival non ci sono sedute per i palchi degli headliner, le uniche sono quelle del palco BIBLIOTEKET, che propone concerti più intimi (spesso folk) e incontri pomeridiani. Infine, per gli amanti della musica elettronica e sperimentale segnalo il BIBLIOTEKET, una palco a forma di mini club chiuso da pannelli dove vengono proposti dal primo pomeriggio alle 22 DJ Set.

MUSIC NORWAY

oslo festival

foto di Gloria Annovi

La predominanza di pubblico autoctono è elevata all’Øya, che porta avanti anche un importante lavoro di promozione della musica locale, grazie al lavoro di scouting e promozione svolto dalla fondazione Music Norway , progetto avviato nel 2012 e realizzato con lo scopo di esportare la musica norvegese all’estero. Sorprendenti le proposte che abbiamo avuto modo di conoscere, quali Ella Marie, poliedrica artista di origine Sami e Astrid S. che nel 2024 ha pubblicato l’album Joyride.
Gliorganizzatori sono bravissimi in questo lavoro di promo e sui social propongono spesso ascolti settimanali pre evento.
Io vi segnalo gli adorabili INTERTWINE, che apprezzeranno i fans del sound più etereo alla Sigur Ros o Cigarettes after Sex.

CIBO DA TUTTO IL MONDO

oslo

Pizza time, foto di Gloria Annovi

 

 

Øya non promuove solo la musica locale, ma sostiene anche i produttori e aziende della città di Oslo, coinvolti come fornitori nelle ampie zone food&drink del Festival. La maggior parte del cibo è infatti prodotta localmente e vi troverete a scegliere tra numerosi chioschetti di gustoso cibo biologico (compresa la birra, il vino e caffè).

Cosa offre la cucina? Si va dalla pasta italiana, al cibo etnico o asiatico, passando per i chioschi che rivendono birra e pop corn oppure una costosa pizza.C’è davvero molta scelta e ogni zona stage è servita da angoli food con sedute e qualche divanetto nella International meet & greet zone, che ci ha salvato con i suoi tendoni nelle giornate più uggiose.

Birra e cibo, come in ogni città del Nord Europa sono abbastanza cari per noi italiani. Calcolate circa 10 per una birra media ed euro 15/20 per una pizza o un piatto di pasta al pomodoro e basilico. Per risparmiare potreste mangiare prima di entrare: all’uscita della metropolitana ci sono negozietti dove rivendono poke da asporto, bibite e gustosi hot-dog per soli 3 euro.

 

 

SUGGERIMENTI

Scarica la app OSLO PASS o acquista i biglietti per i mezzi pubblici nei negozi sotto la metropolitana, per muoverti giorno e notte in città. Con questa carta potrai avere accesso gratuito anche alla maggior parte dei musei e monumenti cittadini, oltre che sconti in parchi, negozi e ristoranti.

ØYA

ØYA 2024

Al Festival non si può accedere con ombrelli: portati quindi una felpa calda per la sera e un k-way per le giornate di pioggia. In Norvegia ad agosto il clima può essere mite ma anche freddo e comunque la sera nel parco sale moltà umidità. Se lo ritieni utile portati anche una stuoia da usare come seduta.

In valigia metti anche un paio di scarpe comode -meglio se antipioggia- sono invece ammesse le borracce dentro all’area del festival, che potrai ricaricare nei punti dove l’acqua viene erogata gratuitamente.

Nelle tipologie dei biglietti ci sono anche i più costosi VIP (Ukespass ), che permettono di accedere a zone “lounge” con sedute, bar e servizi igienici inclusi. Qui ci sono anche sedute sotto a tendoni, che ci hanno salvato spesso dalla pioggia.

Utilizza i momenti off per conoscere la città e visitare i suoi monumenti più celebri: dal Teatro dell’Opera alla Biblioteca, passando per i nuovissimo Museo Munch e arrivando alle sculture del parco Vigeland

Se ti stai chiedendo se questo è un festival anche per famiglie con bambini la risposta è sì: il pubblico è educato, rispettoso e si respira un’atmosfera super relax. Non ci sono resse, attese folli alle casse e soprattutto si riesce a vedere bene praticamente ovunque intorno al palco, anche se si arriva in ritardo rispetto all’orario d’inizio del live. Durante la giornata anche qui potrete passare tempo tra shop, zone trucco, zone relax e gioco.

I concerti non finiscono mai dopo le 11. Ma niente paura, per i più giovani la festa può continuare nei club notturni di Oslo che collaborano con il Festival proponendo dj set notturni e una lunga notte di festa il giorno che anticipa l’inaugurazione dei live dell’Øya Festival

 

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Oya Festivalen

Parco Tøyen, a Oslo
periodo di svolgimento agosto
Genere musicale: pop, rock, folk, alternativa

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Author: Gloria Annovi

Giornalista pubblicista. Adoro cucinare ascoltando John Coltrane, colleziono cappelli e ho un debole per la decade degli anni Sessanta e Settanta, a cui mi ispiro nell’abbigliamento. Già speaker radiofonica, mi dedico alla musica e alla scrittura da diversi anni. La mia valigia? Grande e 'tappezzata' da adesivi rock

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