VORREI AVERE LA CASA PIENA DELLE SUE OPERE
Quando ho acquistato il libro “Rockstars”, illustrato e scritto dall’artista bresciano Fausto Gilberti, ho subito pensato che ogni opera custodita tra quelle pagine, meritasse di essere appensa in casa. 40 illustrazioni dedicate a band e musicisti cari a Gilberti, accompagnate dalle parole dei suoi ricordi, che emergono tra una pagina e l’altra. Frammenti di vita e di musica, che ho divorato con la mia solità voracità di appassionata lettrice e musicofila: Chuck Berry, i Cure, Rolling Stones, Beatles e Daft Punk sono tra gli artisti citati e illustrati. Il libro è diviso per decadi musicali e parte dall’infanzia dell’artista per un viaggio alla riscoperta del mondo del rock e delle influenze connesse alla vita artistica e personale di Gilberti. Lo trovate in qualsiasi libreria, ad oggi disponibile in un’edizione rivisitata. Ma tra i lavori di Fausto Gilberti – pittore, disegnatore e autore, vincitore del Premio Acacia e del Premio Cairo- ci sono anche libri dedicati ai più piccoli. Questo geniale illustratore è stato infatti capace di reinterpretare il complesso mondo della storia dell’Arte del Novecento per spiegarlo, con ironia e intelligenza, anche ai bambini e ai ragazzi. E’ il caso dei libri dedicati ad alcuni dei più importanti artisti del secolo scorso, pubblicati in italiano e inglese per la Corraini Edizioni: Piero Manzoni, Jackson Pollock Marchel Duchamp, Yayoi Kusama (2019) e Banksy (2020). Ho avuto la fortuna di chiacchierare virtualmente con Gilberti e di entrare nel suo mondo “bianco e nero”, fatto di omini stilizzati dagli occhi grandi e storie ancore tutte da raccontare.
Ha realizzato da pochi anni un libro illustrato per i più piccoli dedicato alla figura di Banksy, artista legato in modo indissolubile alla musica. La copertina di “Think Tank” dei Blur è infatti un omaggio ad una sua opera e c’è chi suppone, che dietro alla figura misteriosa del writer inglese, si nasconda il volto del fondatore dei Massive Attack. Lei come si è appassionato a Banksy e come è nata l’idea di scrivere e disegnare questo libro?
Ho deciso di scrivere e illustrare un libro per bambini su Banksy perché non l’aveva ancora fatto nessuno.
Il mio desiderio, intento… nel fare questi libri sull’arte contemporanea è quello di raccontare con leggerezza e divertimento artisti bizzarri, originali, rivoluzionari, fuori dagli schemi.
E Banksy mi sembra adattissimo a questo scopo.
A Bristol, presunta città natale di Banksy, musica e street art si fondono in un’amalgama perfetta.
E’ mai stato in ferie in questa città ?
No, non ci sono mai stato.
Nel suo libro “Rockstars” racconta ai lettori sia del suo rocambolesco incontro con la musica ad “alta fedeltà”, sia del suo primo acquisto in CD. Scomodando Nick Hornby le chiedo: qual’è il suo negozio di dischi preferito?
Devo tornare molto indietro nel tempo per ricordare il negozio o i negozi di dischi in cui andavo a comprare e noleggiare i cd. Addirittura tra la fine degli anni ottanta e gli inizi dei novanta. Era in centro a Brescia, città in cui vivo, ma non è sopravvissuto all’avvento dello streaming.
Il capitolo dedicato alla musica degli anni Novanta arriva insieme ai suoi ricordi legati ai primi festival musicali. Vuole suggerircene uno a cui ha partecipato negli ultimi anni?
Negli ultimi anni non ho frequentato festival musicali.
Ho visto solo concerti singoli. Forse il più bello è stato quello degli Arcade Fire e il più emozionante rivedere dopo molti anni i Nine Inch Nails.
Mi piace molto il suo modo di rappresentare il mondo in bianco e nero. E trovo che siano i colori perfetti per raccontare il rock! Tra tutti i musicisti che ha disegnato, a quale si sente più legato?
Mi devo ripetere: i Nine Inch Nails di Trent Reznor.
E il viaggio più strano che ha intrapreso?
Strano non direi, ma forse il viaggio più particolare che ho fatto negli ultimi anni.
Due anni fa, quando sono andato a fare scialpinismo sulle Alpi di Lyngen, al nord della Norvegia oltre il circolo polare artico. Sono montagne che hanno la particolarità di spuntare direttamente dal mare e perciò dalla cima offrono una vista sorprendente. Parti e sali con gli sci ai piedi dal mare e scendi sciando fino al mare.
E intorno ci sono luoghi quasi disabitati con lunghe strade diritte e ghiacciate che attraversano i fiordi.
Qual’è la sua colonna sonora quando dipinge e disegna? Ascolta musica o preferisce i suoni della natura. O addirittura il silenzio?
Ascolto musica di qualsiasi genere, a volte scegliendo dalla mia collezione di cd e a volte in streaming facendomi consigliare da spotify oppure ascolto la radio.
Se il lavoro non è impegnativo, ma più rilassato riesco perfino a guardare e ascoltare anche qualche serie TV.