John Lennon e Yoko Ono acquistaron casa a New York nel 1973, nella zona dell’Upper West Side di Manhattan. Si dice che arrivarono a comprare ben 5 appartamenti nell’esclusivo edificio residenziale soprannominato Dakota, davanti al quale John Lennon venne assassinato l’8 dicembre del 1980.
Cosa sarebbe successo a John Lennon, se nel 1973 fosse rimasto ad abitare a Tittenhurst Park, Inghilterra?
Mark Chapman lo avrebbe raggiunto anche dall’altra parte dell’Oceano per ucciderlo?
O sarebbe ancora vivo?
Non lo sapremo mai. Quello che è certo è che il destino ha fatto le scelte a discapito di tutti noi. Perchè la voce dell’ex Beatles, John Lennon, a più di 40anni dalla sua morte, manca ancora con la stessa intensità di allora.
Il titolo di uno dei singoli più famosi della sua carriera solista, “Imagine”, è diventato il “sigillo” dello Strawberry Fields Memorial, uno spazio verde, grande un ettaro, ubicato a Central Park (NY) e progettato dall’architetto Bruce Kelly nel 1985. Lo spazio venne fatto costruire da Yoko Ono e dall’allora sindaco di New York, Ed Koch, che posero al suo interno un mosaico circolare in pietra, che raduna ogni giorno dell’anno numerosi fans dei Beatles e di Lennon.
Si è letto e detto di tutto sulla genesi del brano, contenuto nell’omonimo album del 1971, che venne inciso nello studio casalingo di Lennon a Tittenhurst Park, Ascot, Inghilterra, sotto la guida del produttore Phil Spector.
Oggi vi porto qui, nella proprietà di John e Yoko, che ai tempi del loro soggiorno contava ben 29 ettari, ubicati nel verde della campagna di Ascot.
NELLA VILLA DI ASCOT VENNE REALIZZATO ANCHE UN SERVIZIO FOTOGRAFICO DEI BEATLES. UNO DEGLI ULTIMI CHE LI VEDE INSIEME
La proprietà venne acquistata dai Lennon nel 1969 e costò loro ben 145mila sterline, che anche per uno degli uomini più ricchi dell’Inghiletta, beh, era un bel gruzzoletto. Tittenhurst aveva fatto emergere dalla memoria di John, una casa simile che si trovava nel parco di Calderstones, a Liverpool.
Erano entrambe del periodo neoclassico e, nel caso di Tittenhurst, comprendeva anche un cottage in stile Tudor, spazi per la servitù e giardini all’inglese, che Yoko e John avrebbero voluto fioriti di soli petali bianchi o neri, impresa difficile anche per il giardiniere di fiducia dei Lennon, che dovette occuparsi anche di curare il verde che crebbe intorno ai laghetti artificiali che la coppia volle far costruire. Qui John stabilì anche il suo studio di registrazione, poi rinominato Ascot Sound Studios e, sempre nella villa inglese, i Beatles vennero immortalati in uno shooting fotografico utilizzato per la versione USA dell’album “Hey Jude”. Guardateli: vi sembrano felici di stare davanti a quella macchina fotografica? Dopo un mese da quegli scatti John comunicherà al resto della band di voler proseguire nella carriera solista.
Quando i Beatles annunciarono al mondo intero il loro sciogliemento, ad Ascot lo studio di John prendeva già forma. Aveva un mixer a 16 canali e attrezzatura modernissima, che servì per registrare anche una parte del bellissimo “Plastic Ono Band” di John Lennon (lo scatto di copertina venne fatto in questa proprietà ad Ascot) e il disco gemello di Yoko.
NELLA VILLA JOHN LENNON AVEVA ANCHE IL SUO STUDIO IN CUI REGISTRO’ ANCHE UNA PARTE DELL’ALBUM “IMAGINE”
Anche per realizzare il successivo “Imagine” John scelse di registrare una buona parte agli Ascot Studio, dove radunò anche gli ex compagni Ringo e George Harrison, insieme all’amico Klaus Voormann, affinchè suonassero su alcuni brani. Si dice che il singolo di punta, l’omonima “Imagine”, venne registrata nella camera da letto di John e Yoko, che era una delle stanze più abitate della casa (la cosa non ci stupisce ripendando al Bed-In), dove passavano la maggior parte del tempo: a scrivere, leggere, mangiare… In camera John aveva anche un pianoforte Steinway, col quale abbozzò la melodia del singolo. Nel video realizzato per il film di lancio dell’album si vede una parte della proprietà di Ascot, località famosa per un noto evento equestre, compresa una stanza della villa rinominata “White Room” (la stanza bianca), per via del colore del suo arredo e pareti, completamente bianco, colore caro ai coniugi.
Nonostante una buona parte della casa non venne mai utilizzata dalla coppia, a Tittenhurst John e Yoko passarono giorni sereni, anche se nel 1973 decideranno di vendere per trasferirsi poi definitivamente a New York, al Dakota Building, dove vive ancora oggi la Ono.
GLI STUDI DI REGISTRAZIONE DELLA VILLA OSPITARONO T-REX E JUDAS PRIEST
La villa di campagna verrà prima venduta all’ex Beatles Ringo Starr e poi ad un ricco sceicco. Prima di finire nelle mani di persone estranee alla musica, la villa ebbe qualche glorioso momento da ricordare, come quella volta che Bob Dylan, su invito dei Lennon, atterrò nel loro giardino per una fugace sosta dopo un concerto all’Isola di Wight. O quando, nel 1972, i T-Rex di Marc Bolan registrarono qui alcune scene per il film-concerto Born to Boogie. Ho letto che persino i Judas Priest nel 1980 incisero qui (nell’allora studio di Ringo, lo Starting Studios) il loro disco “British Steel”. Un posto incredibile questa Tittenhurst Park, che ancora oggi richiama turisti da tutto il mondo per una foto ricordo davanti ai cancelli della ex tenuta Lennon.