Mai sentito parlare di Grammy Music Award?
E’ il più prestigioso riconoscimento in ambito musicale, assegnato per i risultati conseguiti nel settore della musica durante un anno solare. Giusto per farvi capire meglio la sua importanza per chi lavora nell’industria musicale, viene generalmente considerato come l’equivalente dei premi Oscar nel mondo del cinema. Il periodo in cui vengono assegnati è l’inizio dell’anno, a febbraio, e per anni la cerimonia si è svolta allo Staple Center di Los Angeles, mentre nel 2023 il palcoscenico è stato quello della Crypto.com Arena (L.A). Ma se vi piace l’idea di scoprire storia e segreti di questo riconoscimento, vi consiglio di visitare il Grammy Museum, che si trova a Downtown Los Angeles, posto indicato anche per gite familiari con bambini.
PIU’ DI DUEMILA MQ DEDICATI ALLA MUSICA
Inaugurato nel Dicembre 2008, in concomitanza con il 50° anniversario dei Grammy Awards, questo museo di 2800mq è ubicato all’angolo tra la Olympic Boulevard e la Figueroa Street a Downtown, a pochi passi dal NOKIA Theatre e dagli splendidi palazzi della storica Downtown, che vide i fasti della vecchia Hollywood.
La costruzione che ospita il museo si chiama “Pierre Cossette Center” ed è stata intitolata proprio al padrino dei Grammy, Pierre Cossette, produttore teatrale e televisivo che ha portato questo show televisivo nel lontano 1971. Ma prima di mettere piede nel museo è bene informarsi sull’importanza dei Grammy Awards! Come vi dicevo, si tratta di uno dei più importanti premi per i risultati conseguiti nel settore della musica. Originariamente chiamato Gramophone Award, viene consegnati per 105 diverse categorie suddivise in 30 generi musicali: una vera maratona che per anni è stata ospitata presso lo Staple Center, che si trova proprio vicino al Museo.
QUANTO COSTA ENTRARE? 18 DOLLARI
Per noi di Musicpostcards sarebbe un sogno parteciparvi come pubblico 🙂 Ma per ora abbiamo potuto rivivere le migliori performance degli artisti premiati solo attraverso lo schermo e la cosa positiva è stata il non dover indossare per forza un abito da Red Carpet, indispensabile per chi ha la fortuna di entrare allo Stample Center. La visita al museo, che dura circa un’ora e che costa 18 dollari (ma ci sono anche riduzioni), inizia proprio da una sala piena di schermi, su cui sono proiettate le immagini più famosa della storia dei Grammy Awards.
QUATTRO PIANI E STANZE INTERATTIVE A DISPOSIZIONE DEL PUBBLICO
La struttura si sviluppa su 4 piani e l’esposizione è strutturata in modo interattivo, affinché il pubblico diventi parte integrante di un viaggio nel tempo fatto di suoni, flashback e immagini. Ma anche di memorabili e abiti di scena, custoditi perfettamente, come nel caso degli abiti di scena usati da Frank Sinatra e delle chitarre appartenute a John Fogerty. Immancabili le statuette dorate, pezzo forte del museo, che qui si possono osservare da vicino in tutto il loro splendore. Grazie a cuffie audio e pannelli multimediali si può invece apprendere degli aneddoti legati a testi e registrazioni leggendarie, divise per decade e genere musicale.
IL PUBBLICO PUO’ SOVRAINCIDERE CHITARRE SOPRA A FAMOSI SINGOLI
I turisti sono continuamente invitati ad entrare in sintonia con la musica di sottofondo. Si può persino provare a sovraincidere batterie o chitarre elettriche sopra celebri brani, attraverso l’uso di strumenti a nostra disposizione. Ma la sezione più divertente, almeno dal mio punto di vista, è quella chiamata “In The Studio” . Composta da 8 cabine multimediali permette di fare un tour virtuale negli studi losangelini della Capitol Records.
TANTI ABITI DI SCENA CUSTODITI NEL GRAMMY MUSEUM
Durante la cerimonia trasmessa in Tv non è solo la musica a fare scalpore, ma anche gli abiti trasparenti e sexy delle celebrità in gara. Molti di questi sono esposti insieme a quelli usati per videoclip e tour mondiali. Custoditi come fossero gioielli faraonici anche giacche e i costumi di scena appartenuti a Michael Jackson, artista che per la fama e l’amore del pubblico si è guadagnato un’intera stanza del museo. E chi potrebbe mai dimenticare il suo completo rosso giacca-pantalone indossato per le riprese di Thriller?!
E mentre io fotografavo gli abiti di Beyoncé e Donna Summer, c’è chi contemplava la bellezza della Stratocaster appartenuta a Stevie Ray Vaughan, uno dei nostri idoli musicali.Scendendo si entra in una sala che omaggio la musica messicana, molto apprezzata a Los Angeles, città con una delle più ampie comunità messicane del Nord-America.
ANCHE STRUMNENTI ICONICI NELLE TECHE
AL SECONDO PIANO VENGONO ALLESTITE ANCHE MOSTRE
Sempre al secondo piano troviamo anche lo shop, con tantissimi gadget musicali e t-shirt. Ed è proprio in quest’angolo del museo che vengono allestite le mostre a tema, dedicate a famosi fotografi, band musicali o eventi leggendari quali Woodstock: a noi è capitato di visitare una bellissima esibizione dedicata alla scena musicale di Laurel Canyon degli anni Sessanta.
Il Grammy organizza anche workshop ed eventi collaterali durante tutto l’anno, consultabili sulla pagina web del museo. Un’occasione in più per conoscere la storia della musica che ancora oggi muove il mercato discografico americano, uno dei più influenti al mondo. A mio parere questo museo potrebbe piacere anche ai bambini, che fuori dalla struttura si divertono a saltare sulle placche dorate in stile Walk of Fame.
A noi è piaciuto sentire come è cambiata la qualità della musica negli anni, attraverso l’uso di diversi supporti o strumenti (passaggio dal grammofono alla cassetta, ad esempio) e sfiorare oggetti iconici, come le maschere spaziali dei Daft Punk.
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Angolo tra la Olympic Boulevard e Figueroa Street a Downtown (LOS ANGELES)
Aperto tutto l’anno, anche di sabato domenica (dalle ore 10 alle 19.39)
Possibilità di parcheggio a pagamento tra i $ 4 e i $ 10
Ingresso $ 18