PIU’ DI 3 MESI DI APPUNTAMENTI, INCONTRI E CONCERTI PER SCOPRIRE L’APPENNINO BOLOGNESE
Raccontare il territorio utilizzando come bussola la musica è quello che facciamo da anni, portando in luce fantastiche realtà che a loro volta cercano di far conoscere luoghi e persone attraverso eventi culturali.
Questo è anche il caso di CRINALI, un festival musicale e culturale ideato e organizzato dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese. La kermesse dura più di 3 mesi e solitamente inizia a maggio, per proseguire sino ad ottobre, quando i colori della natura mutano e le colline sopra Bologna si tingono dei colori dell’arancio e del giallo.
Crinali racconta il territorio di questa fetta di Emilia attraverso concerti, letture, spettacoli circensi incontri con artisti di fama nazionale e passeggiate alla scoperta di parchi, colline e calanchi. Ho preso parte anche io ad uno di questi eventi-spettacolo, volti alla promozione dell’Appennino bolognese e circondario dell’Imolese e ho passato una bellissima giornata. Indubbiamente non mi era ancora capitato di assistere ad un concerto in una grotta, ma anche questo può succedere a Crinali, dove mi sono infilata caschetto da speleologa e scarponcini da trekking, per esplorare con esperti la Grotta del Farneto.
Questo particolare evento era inserito nel Festival dei Crinali, grazie alla collaborazione con il Silenzio del Tempo (nato nel 2017), festival ecomusicale curato dal flautista e compositore Carlo Maver (ideatore e direttore artistico) presso il Parco regionale dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell’Abbadessa. Tra gli altri appuntamenti più suggestivi del Festival di Maver, il Concerto all’alba di Moha-med Azizi, musicista touareg che a fine esibizione ha servito tè caldo al pubblico e poi, il concerto al tramonto presso Dolina della Spipola con Gavino Murgia, che ha accompagnato con la sua musica il calare del sole.
CONCERTO IN GROTTA
Qui voglio raccontarvi della mia eccitante esperienza, che potrà replicare chiunque la prossima edizione.
Ovviamente se soffrite di claustrofobia o siete particolarmente timorosi, non vi consiglio di partecipare, ma la verità è che il percorso non è particolarmente impervio ed è sicuramente la grotta più “facile” in cui addentrarsi con guide speleologiche e abbigliamento ad hoc presso il Parco dei Gessi.
Passeggiando o partecipando a questi eventi scoprirete così doline, grotte e calanchi, oltre ad una flora rigogliosa e ad una fauna che vede diverse specie di pipistrelli abitare il parco. Siamo sulle prime colline di Bologna, a San Lazzaro di Savena, presso un parco che si estende per 4800 ettari, battuto da amanti del trekking, che possonoscegliere diversi percorsi. Il Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa si trova sulle colline di San Lazzaro di Savena e Ozzano Emilia ed è un’area protetta collinare caratterizzata da fenomeni carsici e affioramenti gessosi;
Tutti gli eventi del festival sono gratuiti, ma durante tutto l’anno sono organizzati altri eventi green, comprese visite speleologiche a pagamento, molto più complete di quella che ho fatto io, dove protagonista principale era la musica. Siamo partiti dal centro visita “Casa Fantini” della Grotta del Farneto, dove ci hanno fornito di caschetti con luci e informazioni pratiche. Indispensabile è portarsi un pile o giacca, perchè nella grotta la temperatura non è superiore ai 10° e c’è parecchia umidità; consiglio anche scarponcini da trekking, perchè il suolo è molto scivoloso. Infine lasciatevi condurre dalle guide esperte, che vi condurranno a scoprire i segreti di questi luoghi bui e misteriosi, scoperti nei primi anni del Novecento ma risalenti all’Età del Bronzo (almeno la grotta del Farneto), usati in passato anche come rifugio durante le Guerre.
E proprio nella grotta del Farneto sono organizzate spesso anche visite per scolaresche, che immagino resteranno affascinate, come me, da questi cristalli di gesso che paiono brillare come stelle se illuminati da torce e lampade da speleologi. In passato questo particolare tipo di gesso (solfifera) -presente nel parco- era utilizzato per fare la scagliola e le grotte usate come rifugio anche dai pastori. Il percorso ti porta a scoprire sale e cunicoli scavati nel tempo dalle erosioni provocate dall’acqua e, come vi dicevo, è facile e percorribile anche da bambini di 4 anni. Dopo circa 15 minuti siamo giunti alla sala più ampia della grotta, la Sala del Trono (ribattezzata così dalle guide), ampia e alta, dove abbiamo spento le luci di tutte le torce e siamo rimasti in silenzio, come veri rapaci o “topi volanti”, ad ascoltare il concerto per violoncello che ha invaso tutta la “pancia” della grotta con suoni caldi e meravigliose vibrazioni.
Non avevo mai visto una grotta, certo in questa non vi sono suggestive formazioni calcaree (stalattiti o stalagmiti), ma ti permette di vivere un’esperienza alternativa, di conoscere il territorio e talentuosi musicisti, che per ore sono rimasti al freddo e al buio in nome della musica e a sostegno di meritevoli iniziative culturali e turistiche come Crinali e Silenzio del Tempo.
Il musicista Carlo Maver, che da anni organizza concerti ecomusicali su questo territorio, cura anche altri appuntamenti bolognesi che sono stati inglobati nel 2021 nel megacontenitore di Crinali Festival. Con lui, da anni, anche Marco Tamarri (Assessore dell’Unione dei Comuni dell’Appennino) e Claudio Carboni (musicista), a ideare appuntamenti di promozione di musica e territorio. Tra le location che negli anni hanno fatto conoscere o riscoprire, ci sono anche il Monte Sole, Montovolo, Monte delle Formiche, le Grotte di Soprasasso o borghi suggestivi come Liserna e Suzzano di Cereglio.
Infine ricordo alcune delle iniziative di cui Maver è stato direttore artistico, come il sorprendente “Così lontano, così vicino”, rassegna musicale volta ad esplorare contenuti musicali di diversi paesi (dall’Argentina all’Irlanda) fra tradizioni, interpretazioni e improvvisazioni con una particolare attenzione al potere della voce e poi, e “L’eco della musica”, un festival di musica e trekking per le frazioni e i boschi di Bonassola. Se passate da Bologna a settembre (18-19 settembre 2021) ricordo l’appuntamento con “Eremi Urbani”, festival che si svolge tra eremi, chiese sconsacrate e luoghi inconsueti (compreso il cimitero Monumentale della Certosa) dove la musica è ancora una volta, protagonista incontrastata.
Maggiori info sul sito
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Grotta del Farneto
Via Jussi, 171 – 40068
40068 San Lazzaro di Savena BO
Distanza da Bologna < 10 km