5 domande, proposte ad artisti o addetti ai lavori. 5 suggerimenti che ci portano a scoprire le location preferite da giornalisti o artisti del panorama internazionale. UNA TOP FIVE per passare il tempo a suon di musica
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Ho letteralmente ‘divorato’ i suoi libri: da “Delitti Rock” (Arcana) a “Figli dei fiori figli di Satana” (Arcana). Sto parlando di Ezio Guaitamacchi, assiduo viaggiatore ed enciclopedia musicale vivente 🙂
Giornalista e critico musicale, autore e conduttore radio/tv, scrittore, musicista, docente e performer, Ezio nella vita fa un sacco di cose divertenti e invidiabili. Già direttore di JAM (Ha lanciato anche Jam TV) quando non trasmette sulle onde di LifeGate, non insegna al CPM, non scrive un saggio sul rock, non è sul palco o davanti a una telecamera a raccontare i suoi “RockFiles”, legge gialli e biografie di rockstar, guarda Fox Crime, gira il mondo, gioca a tennis e tifa Milan. Nel 2011, i suoi “DELITTI ROCK” sono diventati un programma tv per RAI 2, condotto da Massimo Ghini e, dopo aver scritto il primo “rock thriller” italiano (Psycho Killer – Omicidi in Fa maggiore (Ultra 2013), è tornato sulle strade del rock… A breve uscirà infatti il suo nuovo libro dal titolo “Atlante Rock” (Hoepli Editore) 30 itinerari di viaggio a carattere musicale. Non potevamo avere un opsite migliore per la nostra Top5, non credet?
Scopri tutte le pubblicazione firmate da Guaitamacchi
Il miglior festival a livello internazionale e il miglior live club?
Non è facile fare una classifica, specie dei migliori live club. Ne ho visti centinaia, forse migliaia. È comunque sempre emozionante entrare al Fillmore di San Francisco, che da qualche anno è tornato nella sua sede originale (all’angolo tra Fillmore e Geary Blvd.). In quella sala, nel 1967/68 esplodeva la musica e la cultura psichedelica e su quel palco, quasi ogni seram si esibivano Grateful Dead, Jefferson Airplane, Quicksilver Messenger Service, Country Joe & The Fish, Janis Joplin, Jimi Hendrix. Potrei dire lo stesso del Cavern Club di Liverpool (di nuovo al 10 di Matthew St.) anche se oggi ha un sapore un po’ più turistico rispetto agli anni d’oro quando lì i Beatles affilavano le armi.
Ma la lista potrebbe andare avanti in eterno…
1805 Geary Bvld San Francisco
Ha aperto nel 1912
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10 Matthew St. Liverpool
Organizza tutto l’anno un tour suelle tracce dei Beatles per la città di Liverpool
Miglior Festival? Qui ho meno dubbi: il New Orleans Jazz & Heritage Festival credo sia La Mecca per ogni appassionato di musica degno di questo nome. Una manifestazione lunga 9 giorni (due week end), che attrae nella “Big Easy” più di un milione di visitatori. Una decina di palchi, dalla “tenda gospel” al “cajun and zydeco stage”, più una infinità di stand di cucina e artigianato della Louisiana. Sui grandi palchi all’interno di un-ex ippodromo (ai confini del Vieux Carré) i “padri” della American Music: da Willie Nelson a Bruce Springsteen, da CSNY a Pearl Jam.
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NEW ORLEANS JAZZ & HERITAGE FESTIVAL
Due Weekend, fine Aprile
Presso il Fair Ground Race Course & Slot
Un negozio di dischi imperdibile?
Credo che i tre Amoeba Music (Berkeley, San Francisco, Hollywood) siano un’esperienza psico-sensoriale imbattibile. Miliardi tra vecchi vinili, cd, dvd, vhs, box set, libri, poster, t-shirt e materiale da collezione vario (per tutti i gusti e per tutte le tasche) rischiano di sconvolgere una giornata, una settimana o un mese di permanenza californiana. Ad Amoeba si sa come si entra ma non si sa come si esce: controllate il vostro c/c prima di attraversare le porte…
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AMOEBA MUSIC
SF: 1855 Haight Street, San Francisco
LA: 400 Sunset Blvd., Los Angeles
BK: 2455 Telegraph Ave, Berkeley
Orario d’apertura: dal lunedi al sabato 10:30 – 22.00 e la domenica 11:00 -21:00
Visitate il sito per i vostri acquisti on line!
Music & food: dove ci inviteresti? (per assaporare questo connubio)
Credo che, anche in questo senso, New Orleans sia un luogo magico. Alcuni piatti (come Jambalaya, Crawfish o Filet Gumbo) non a caso sono anche titoli di canzoni epocali eseguite dai migliori rappresentanti del sound (caldo, avvolgente, sexy e piccante) proprio come il cibo della cucina cajun e creola. Mangiare un piatto di gustosissimi “crawfish” (gamberi d’acqua dolce), seduti su un balcone in ferro battuto nel Quartiere Francese sedotti dalla brezza dei ventilatori a pale ascoltando la musica di Dr. John, dei Neville Brothers o di non ha prezzo.
Ma anche gustarsi un “mojto” alla Bodeguita del Medio de L’Avana (pensando per un momento di essere Ernest Hemingway), con nelle orecchie il Chan Chan di Compay Segundo è un esperienza da non farsi sfuggire.
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BODEGUITA DEL MEDIO
Empedrado, La Habana, Cuba
Musical tour: luoghi e tappe consigliati?
Dopo aver realizzato nel 1990 un programma televisivo per Italia Uno (Born In The USA – Le città della musica americana) e altri special tv per Telepiù, Odeon così come aver portato gli spettatori nel mio ultimo programma DELITTI ROCK (RaiDue) sulle scene del crimine delle più famose (e misteriose) morti rock, sto scrivendo ATLANTE ROCK (Hoepli) un libro che presenterà 30 itinerari nei “luoghi sacri” che hanno fatto la storia del rock.
Lì troverete una miniera di informazioni per viaggiare con il cuore, con la mente o, se siete più fortunati, per avventurarvi (come ho fatto io) sulle strade del rock.
La colonna sonora ideale per il tuo viaggio?
Ce n’è una (o più di una) a seconda del viaggio. Ho avuto la fortuna di girare il mondo, spesso avendo la musica (e il rock in particolare) come bussola indispensabile. Ma ricordo esperienze culturali e sonore assolutamente uniche: ho visto un fenomeno chiamato “Stairway To Heaven” (riflessi della luna sull’acqua dell’Oceano Indiano e cielo del West Australia) a Broome, Australia con in sottofondo il suono del didgeridoo. Oppure, ascoltare in un monastero del Ladakh (India), un coro di monaci buddisti. Ma anche assistere a una messa gospel nel South Side di Chicago, a una danza di pigmei nel sud dell’Uganda accompagnata solo da percussioni, vedere un’esibizione di un ensemble di tamburi kodo a Nara (antica capitale dell’impero giapponese), seguire il bloco Olodum tra le strade del Pelourinho di Salvador de Bahia o vedere nelle strade di Cape Town un coro zulu può davvero cambiarti la vita.