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Engel (Piano Version with ABÉLARD) Ausländer
Du Riechst So Gut
Pussy
Ich Will
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Rammstein
Adieu
RAMMSTEIN, REPORT CONCERTO
La mia prima volta ad un concerto dei Rammstein. Non sono una fan d’annata ma ero curiosa di vederli in azione alla loro unica data italiana del 2024, all’RCF Arena di Reggio Emilia. Il loro più che un concerto è un vero e proprio show e questa cosa ha sicuramente contribuito a rendere la performance -almeno dal mio punto di vista- indimenticabile.
In tanti anni di concerti non avevo mai assistito a nulla di simile: un palco dalle dimensioni megagalattiche, che appariva ai nostri occhi come una scura petroliera nel “deserto” della Pianura Padana, pronta a sputare fuoco al primo segnale di Till Lindemann. Una macchia nera di 60mila persone (in abiti black) era invece sparsa a macchia d’olio sotto al palcoscenico, ad occupare i diversi settori della nuovissima RCF Arena.
IL POPOLO DEI FANS DEI RAMMSTEIN IN ABITI TOTAL BLACK
Sono rimasta colpita dagli effetti speciali che già dalla prima nota hanno risvegliato il pubblico sopito dal caldo torrido di luglio: i Ramm, sotto le note dell’overture del Royal Fireworks Music di Handel scendono dalla colonna centrale del palco con un’ascensore a vista, che appare come una navicella spaziale, atterrata sul pianeta terra per volontà della band tedesca di metal/industrial più famosa al mondo, pronta a rapire i cuori di nuovi musicofili in cerca di forti emozioni visive e sonore.
Il concerto si apre con Ramm4, accompagnata dalle prime lingue di fuoco sparate dal palco verso il cielo, a riscaldare una serata già “bollente” per le alte temperature.
PERFORMANCE IMPECCABILE DEI RAMMSTEIN
Peccato non riuscire a vedere bene-dal settore arancione- i momenti clou dello show: la classica corsetta di Christian Lorenz sul tapis roulant mentre suona le tastire e la gag sulle note di “Puppe” quando Lindemann manda a fuoco una carrozzina nera gigante dentro cui si contorce tra le fiamme una bambola “arrostita” in diretta, che io non riesco a vedere anche se Till ha una telecamera appesa al corpo, che manda in diretta delle immagini live dei loro folli siparietti. Ad esempio, quando durante “Mein Teil” Lindemann riprende in mano il lancia-fiamme per ‘cuocere’ in un pentolone il suo compagno Doktor Flake alle tastiere.
Nonostante la maestosità del palco e un paio di maxi-schermi , l’area della RCF Arena è troppo ampia per permetterci di vedere queste scene dalla zona arancione, verde o blu. Allo show dei Rammstein mancano sicuramente degli schermi posti a metà arena, zone da cui riuscivi a godere degli effetti speciali (dai cannoni lancia coriandoli alle fiamme. Dalle luci alla scenografia imponente) ma non riuscivi a farti un’idea della scenografia da palco -e già vedere la faccia di Till e gli abiti di Flake sarebbe stato uno spettacolo nello show. Credo che sia importante migliorare questo aspetto, se non vogliamo ridurci a desiderare di vedere persino i concerti dal nostro pc portatile da casa, per risparmiare, tempo, sudore e “grana”, quando quella dei Rammstain è una performance che ancora invece invoglia -anche curiosi- a partecipare per il gusto di assistere a qualcosa di unico in termini di musica e scenografia. Impeccabile infatti, l’acustica e la resa sonora della band.
MANCANO PERO’ MAXI SCHERMO NEI SETTORI VERDI E ARANCIONI
Il concerto dura più di due ore -compresi i bis- e il tempo scorre veloce tra vecchi e più recenti brani che spaziano in tutta la discografia della band.
Fiamme sparate dal palco e dalle torrette sparse in Arena accendono gli animi sui singoli “Du Hast” e “Sonne”, prima che i sei si prendano una pausa e arrivino- a sopresa-sul palco B (una piccola piattaforma aerea posta in zona gialla/arancione) su cui aveva aperto il concerto il duo francese Abélard.
I tedeschi si avvicinano a noi e parte “Engel” in versione pianoforte con la partecipazione delle Abélard, per poi uscire di scena e tornare sul palco centrale con l’aiuto di gommoni trasportati dal pubblico su cui il chitarrista e batterista lanciano autografi e cadou. Bellissime le luci sul finale: da una nube un fascio di luce ad illuminare la decadente cattedrale su cui sono stati usati ettolitri di benzina, per rendere incendiario uno show che per è resterà comunque indimenticabile.