Tempo fa avevo fatto un sondaggio sul mio profilo Instagram, chiedendo in quanti sarebbero disposti a prendere parte ad eventi nei cimiteri monumentali: un 40% era pro, ma un buon 60% ancora scettico. Personalmente non ci trovo nulla di macabro e ho già avuto modo di fare questa esperienza negli anni. Uno dei più noti cimiteri monumentali italiani, la Certosa di Bologna, organizza visite guidate e attività culturali tra le sue mura, grazie ad una rassegna di cui vi parlerò nel mio post.
ALLA CERTOSA SONO SEPOLTI ANCHE GIOSUE’ CARDUCCI E LUCIO DALLA
Ho già avuto modo di segnalarvi cimiteri in cui vengono organizzati eventi culturali e visiste, ma oggi vorrei fare un focus più approfondito sulla Certoda di Bologna, dove sono sepolti personaggi illustri per la storia locale e nazionale. Tra questi lo statista Marco Minghetti, i pittori Giorgio Morandi e Bruno Saetti; il premio Nobel per la letteratura Giosuè Carducci e lo scrittore Riccardo Bacchelli. Per noi amanti della musica, oltre alla tomba del cantante d’opera Carlo Broschi detto Farinelli (che passò i suoi ultimi anni a Bologna), segnalo quella del compositore Ottorino Respighi e del cantante Lucio Dalla.
Ho letto che il cimitero della Certosa di Bologna venne fondato nel 1801 riutilizzando le strutture del convento certosino edificato a partire dal 1334 e soppresso nel 1796. Scelsero un luogo ubicato fuori Bologna nel rispetto delle riforme imposte da Napoleone ed in particolare all’introduzione dell’editto di Saint-Cloud del 1806, che prevedeva di seppellire i defunti fuori dalle mura cittadine per motivazioni igienico sanitarie. A testimonianza del complesso dell’ex Convento resta sono la chiesa di San Girolamo, che vedrete percorrendo il cimitero sino alla zona del III Nucleo, riconoscibile per i suoi monumenti ottocenteschi, vedi la Desolazione (1875) di Vincenzo Vela, realizzata in marmo di Carrara e ubicata nella cappella Gregorini.
La Certosa è una sorta di grande museo all’aperto tutto da scoprire, in cui sono custodite opere realizzate dai maggiori artisti di inizio Ottocento e i principali scultori bolognesi attivi tra Otto e Novecento. Vi assicuto che questo cimitero non ha nulla da invidiare al più noto Père Lachaise, Parigi.
VISITE GUIDATE, ANCHE TEMATICHE
Vi consiglio quindi una visita, meglio ancora se guidata: sul sito della Certosa vengono sempre segnalati gli eventi del mese, che nei mesi estivi o per i giorni vicini alla festività di Ognissanti raddoppiano. Indicativamente tenete presente che gli eventi iniziano intorno al 27 maggio, in occasione dell’annuale Settimana alla scoperta dei cimiteri europei organizzata da ASCE – Association of Significant Cemeteries in Europe – per concludersi simbolicamente il 2 novembre, con la celebrazione della Festività dei Defunti. Ad organizzare, da più di 13 anni, la rassegna di eventi al Certosa è il Museo Civico del Risorgimento di Bologna(promotore della valorizzazione e promozione del patrimonio artistico e architettonico conservato nel complesso monumentale), in collaborazione con Bologna Servizi Cimiteriali. In rassegna troverete spettacoli itineranti, passeggiate tematiche, rappresentazioni teatrali e molti di questi eventi sono proposti di sera o nel week-end. Qualche esempio? Un ciclo di visite che vedono un breve percorso alla scoperta di storie, personaggi e curiosità legati al tema del viaggio o la visita a tema con racconto dei delitti avvenuti a Bologna nei secoli passati (Certosa Criminale), che vedono alcune di queste vittime sepolte proprio alla Certosa.
DANZA E CONCERTI AL CERTOSA
Immancabili sono anche gli eventi musicali e di danza. Credetemi quando vi dico che vale la pena vedere una performance in questo luogo pieno di storia. Molti eventi si svolgono nella Sala del Colombario, progettata da Luigi Marchesini nel 1833, che si presenta come un grandioso corpo architettonico con partitura architettonica che riprende temi e volumi dalle rovine dell’antichità (vedi le Terme di Caracalla). Altri invece vedono come palcoscenico naturale i portici e i viali della Certosa.
Tra gli eventi musicali che ritroviamo annualmente in Certosa c’è Sound and Silence organizzato dall’Associazione Memori, con le sue performance multisensoriali e ancora, Eremi Urbani, la rassegna musicale nata da Carlo Maver, bandoneonista, flautista e compositore bolognese e l’Associazione culturale Musica e Nuvole. Il progetto esplora il rapporto fra musica dal vivo, improvvisazioni e valore storico/artistico di un luogo. Nel 2021 alla Certosa è stato presentato anche il nuovo progetto di Laura Agnusdei “Ubi Consistam”, un viaggio tra suoni ricercati e registrati in cinque luoghi significativi di Bologna.
ECCO ALCUNI CELEBRI MONUMENTI
Soprattutto nell’Ottocento la Certosa è stata meta di visite illustri: da Lord Byron a Charles Dickens e come ho già avuto modo di dirvi, in questo cimitero sono seppelliti grandi artisti. Durante la mia visitaho cercato la tomba di Lucio Dalla, dello scrittore Carducci e del pittore Giorgio Morandi (ritratto nella scultura tombale di Giacomo Manzù), sepolti vicini nella nuova ala del Campo Carducci.
La tomba di Lucio Dalla invece, venne scolpita da Antonello Paladino, su progetto dell’amico del cantautore, Stefano Cantaroni. Si tratta di una lapide a terra in bronzo, in cui sono cesellate parole tratte dall’ultima strofa di una sua canzone “Cara”: “Buonanotte anima mia, adesso spengo la luce e così sia…”. E’ riconoscibilissima, grazie alla sagoma bronzea stilizzata di Lucio, ritratto con bastone, cappello e clarinetto, così come appare in uno scatto dell’amico Luigi Ghirri alle isole Tremiti e reperibile da voi sulla copertina dell’album “‘DallAmericaCaruso”.
Più vicina all’entrata del cimitero c’è invece la tomba di Carlo Broschi, in arte Farinelli, il più importante cantante lirico castrato della storia. Di origini nobili, nacque ad Andria nel 1705 ma troviamo tra ccia di lui a Bologna, perchè è nella cittadina emiliana che decise di ritirarsi e trascorrere la vecchiaia. Una città che aveva conosciuto e in cui era già stato negli anni, conosciuta in tutto il mondo per la sua Accademia Filarmonica che annoverara anche il nome di Giovanni Battista Martini, già maestro di Gioachino Rossini, Ottorino Respighi (sempre sepolto in Certosa) e Mozart (per l’estate del 1770). Farinelli aveva costruito una Villa in zona Lame, che purtroppo andò in parte distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale: la preziosa testimonianza del passaggio di Farinelli a Bologna resta viva grazie a questa tomba. Per la verità il Farinelli venne inizialmente sepolto nella soppressa Chiesa di Santa Croce e solo nel 1810 la sua salma venne traslata alla Certosa (anche se su questo secondo punto aleggia ancora mistero). La lapide commemorativa si trova oggi nell’Ex Campo dei Fanciulli ed è riconoscibile perchè in marmo bianco di Carrara, abbellita da un’arpa che la renderà a voi ancora più riconoscibile.
“Il miserabile mio corpo, fatto che sia cadavere, voglio che sia avvolto nel mio manto dell’Ordine di Calatrava, secondo sta prescritto dalle Costituzioni del detto Real Ordine Militare e che le sia data sepoltura senza pompa con accompagnamento di poveri in numero di cinquanta con candela di cera alla mano d’ongie tre l’una, e che ad ognuno di detti poveri se li dia un paulo moneta per ciascheduno doppo di aver accompagnato il mio corpo nella chiesa dei Padri Cappuccini dove eliggo la mia sepoltura […]
Queste le disposizoni che diede il Farinelli: voleva che il suo orpo fosse sepolto nella Chiesa dei Cappuccini sul Monte Calvario, presso San Michele in Bosco. Acquistò il sepolcro il 23 agosto 1779, come risulta da un documento conservato presso l’Archivio di Stato. Il resto lo lascio scoprire a voi con una visita in Certosa. E’ uno dei punti di partenza che vi consiglio anche per una bella camminata a San Luca!
—————————————
La Certosa,
Via Della Certosa, 18 Bologna
www.storiaememoriadibologna.it
www.bolognaservizicimiteriali.it