Brighton, splendida cittadina britannica affacciata sul mare è una delle mete preferite dagli amanti della musica Soul e Beat. Noi l’abbiamo visitata a giugno, quando il clima era già mite e il vento una perenne costante nei nostri spostamenti. Siamo arrivati in città per fotografare i luoghi degli Who, già immortalati nel film Quadrophenia (1979), famosa opera del regista Franc Roddam che omaggia l’omonimo album del quartetto inglese.
IN TOUR DENTRO AL FILM QUADROPHENIA
Gli Who sono i produttori esecutivi della pellicola, che racconta la storia di Jimmy, un ragazzo appartenente alla banda giovanile dei mods, che nel pieno della sua adolescenza, nella Londra degli anni Sessanta, trova nella musica una valvola di sfogo con cui ribellarsi alla società e alle pressioni della sua famiglia. La sua rabbia, come quella di altri suoi coetanei, irrompe nelle ripetute risse con i rivali rockers, creando scompiglio nelle città inglesi, compresa Brighton.
Il nostro tour, parte dalla centralissima East Street, storica via che nel film riconosciamo nelle scene di rissa tra Rockers e Mods 🙂 le stesse in cui bar e negozi vengono distrutti a sprangate! All’angolo con il civico 11 trovate anche una via stretta rinominata The Alley Way, il rifugio in cui Jimmy e Steph si nascondono e si baciano mentre la città è messa a ferro e fuoco. Il muro è pieno zeppo di scritte e adesivi ed è veramente intoccabile per i fan degli Who.
EAST STREET: ROCKERS CONTRO MODS
East Street porta dritto al mare ed è piena di caratteristici pub inglesi, ristoranti, negozi e gallerie d’arte e antichità. Questa zona è chiamata The Lanes ed è vicinissima al quartiere che ospita il Royal Pavilion (4/5 Pavilion Buildings), un bellissimo palazzo reale fatto costruire dal Principe George nel 1983 per i suoi soggiorni al mare. Vi consiglio di visitarlo se siete in città.
In uno dei ristoranti del centro ho assaggiato anche il mio primo Fish and Chips con aggiunta di mashy peas, una salsa di piselli tipica di Brighton dal sapore dolciastro, ma comunque gradevole.
Quadrophenia è ambientato tra Londra e Brighton, due città in cui realmente mods e rockers diedero adito a risse violentissime. Nel caso di Brighton la più famosa è quella del 1964, rivolta che durò due giorni e due notti e che provocò diversi feriti. La scena di Quadrophenia in cui un gruppo di Mods grida ‘We are Mods’ sulla storica King’s Road, strada che costeggia la spiaggia (the Promenade= il lungomare) è un omaggio cinematografico a questo preciso episodio.
KINGS ROAD: WE ARE MODS!
In riva al mare il vento soffia fortissimo e i gabbiani si lasciano dondolare dalle sue correnti, senza battere nemmeno le ali, mentre noi camminiamo sulla sabbia, un mix di sassi e conchiglie. Ci lasciamo alle spalle pub e locali notturni mentre qualche temerario si tuffa nelle acque gelide del Canale della Manica.
Dalla battigia si vede il molo di Brighton in tutta la sua bellezza. Venne fatto costruire nel lontano 1866 e da allora è ancora un luogo di ritrovo per grandi e piccini. Qui è soprannominato “Brighton Pier” ed è inquadrato anche in numerose scene del film Quadrophenia, compresa quella in cui Jimmy, malinconico e seduto in uno di questi bar in riva al mare, guarda l’orizzonte mentre la pioggia incessante continua a cadere sotto le note di Love Reign O’er Me.
Mentre cammino verso il Pier mi sento parte di questa vecchia pellicola e non vorrei mai dover ripartire. Ed è proprio sul Pier, come vi dicevo, che si svolge parte della vita sociale della città. E’ un luogo in cui gli schiamazzi dei giovani si mescolano alla musica che viene sparata a tutto volume dagli altoparlanti; ed è sempre sul molo che qualche signora ordina cibo take-away in uno dei ristoranti all’entrata. Io mi avvento sul chioschetto dei dolci, che espone liffi dunuts e torte inglesi: la mia passione 🙂 Sotto alla ruota panoramica ci sono altre giostre e persino una sala giochi: è una continua tentazione questo angolo di Brighton, che solletica vista, udito e olfatto.
IL PIER, IMMORTALATO IN DIVERSE SCENE DI QUADROPHENIA
Il Pier, foto di Gloria
Il luna park di Brighton mi ricorda un pò quello di Santa Monica: ad ingresso gratuito, al tramonto offre il miglior skyline della città. Mentre camminiamo sulla banchina scorgiamo lo scheletro dell’Old Pier (o West Pier) all’orizzonte. Si tratta dei resti del vecchio molo andato bruciato nel 2003: nel film lo vedete ancora intatto, badateci!
E proprio vicino al più recente molo si trova anche l’acquario “Sea Life”, costruito nel 1872 e immortalato come la zona del porto nella pellicola di Franc Roddam. Considerato il più vecchio acquario operativo del mondo permette di osservare da vicino oltre 3500 creature marine, inclusi squali, piranha e rarissimi cavallucci marini
Usciti da qui imboccate come noi King’s Road: al civico 97-99 troverete il maestoso Grand Brighton Hotel, location chiave per il film Quadrophenia, che si chiude con la scena di Jimmy che ruba la vespa ad Ace (interpretato da Sting), parcheggiata proprio qui, davanti al lussuoso Hotel in cui il più ‘figo’ dei Mods lavorava come facchino.
GRAND BRIGHTON HOTEL: VI RICORDATE IL PORTIERE STING?
Se desiderate dormire in questo hotel dall’architettura vittoriana, progettato da John Whichcord Jr. e costruito nel 1864, dovrete spendere una follia (almeno 200 sterline a notte). Certo la posizione è ottima (un minuto dalla spiaggia) e l’arredamento elegante, ma non è proprio alla portata di tutti. Io, ad esempio, ho desiderato tantissimo gustarmi un tradizionale tè alla panna del Sussex con pasticcini seduta sulla terrazza! Ma…. per ora resta solo un bel sogno.
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Brighton, contea dell’East Sussex
Vi ricordo che Brighton è anche la città natale del disc jockey Fatboy Slim e che i Queen l’hanno omaggiata con il singolo Brighton Rock.
Brighton Pier, Madeira Drive
The Grand Hotel, 97-99 King’s Road
Lungomare, King’s Road
The Alley Way, 11 East Street
The Aquarium Ballroom