E’ USCITO IL NUOVO DISCO DEL NUCLEO E LA BAND CI FA SCOPRIRE LE LOCATIONS DEI VIDEOCLIP PIU’ FAMOSI
A dieci anni di distanza dal loro ultimo disco Andrea Zanichelli (voce e chitarra), Marcello Presi (chitarra), Mauro Buratti (basso e synth) e Luca Canei (batteria) ritornano sul mercato discografico con un nuovo album dal titolo “Oltre” (Latlantide). Il primo singolo estratto “Cellule Impazzite” risuona come una hit estiva, contraddistinta da un sound che mantiene le caratteristiche che hanno fatto conoscere il Nucleo al grande pubblico: un bel mix di rock ed elettronica ad arricchire testi spesso autobiografici e mai banali. “Oltre” (quarto disco del quartetto) è stato registrato al Vox Recording Studio di Andrea Fontanesi, dopo una pausa artistica del quartetto durata qualche anno. Eravamo curiosi di sapere dove fossero state girate le riprese dei nuovi videoclip e il batterista Luca Canei ci ha regalato tre intensi ricordi. Se tra voi lettori c’è qualche reggiano amante del trekking avrà certamente riconosciuto anche le locations che appaiono nel videoclip del singolo “Oltre”, sono le bellissime distese verdi dell’Appennino Tosco Emiliano.
LE RIPRESE DI “SOSPESO” NELLA PERIFERIA MILANESE
Il nostro primo video è stato anche quello che ha riscosso più successo. Vi ricordate il nostro singolo “Sospeso“? Era inizio marzo 2003 e discograficamente parlando (ma non solo) era tutto un altro mondo. Avevamo appena firmato un contratto della durata di tre dischi con una major (quella che allora si chiamava Bmg/Ricordi) e a quei tempi gli investimenti delle case discografiche per la promozione di un disco erano ancora molto elevati, nonostante la crisi iniziasse a farsi sentire. Per il videoclip di “Sospeso” le risorse disponibili erano davvero tante, a partire dal regista, Kal Karman, che al tempo era uno dei registi di videoclip più gettonati (da Gianna Nannini ai Negramaro), per non parlare delle numerose comparse. Passarono con il regista un intero pomeriggio a pogare su pezzi metal e a girare scene al chiuso, con una bellissima modella che avevano sollevato in aria, grazie a cavi in acciaio, proprio sulle teste dei “pogatori”, cameramen e aiutanti vari. ricordo che c’era una cisterna di acqua (gelata) con diffusori per simulare la pioggia. Sarebbero davvero tante le cose da raccontare su quel pomeriggio di inizio marzo, sul tetto di un capannone dismesso ubicato della periferia milanese… Un particolare però ci è rimasta in mente: il freddo che abbiamo preso nel girare l’ultima scena! Noi quattro che suoniamo sotto la pioggia. Una buona mezz’ora passata all’aperto sotto una doccia gelata, al tramonto, con temperatura esterna non superiore ai 10 gradi. Quando i diffusori sparavano l’acqua, quasi non si riusciva a respirare dal freddo. E’ stata una sofferenza, ma per la qualità delle immagini girate ne è valsa la pena. Anche perché il video fu un grande successo, finì primo nella classifica dei video più programmati sia su Rete Allmusic (la vecchia Videomusic) che su Mtv, quando queste al tempo erano le uniche due tv musicali a diffusione nazionale. Il video diede sicuramente un grande impulso al singolo, che diventò uno dei successi dell’estate e ci portò un po’ dappertutto, venimmo invitati anche a Festivalbar e Top Of The Pops, che erano i programmi più importanti per le hit del momento.
Sull’onda del successo Kal Karman realizzò in seguito altri due video con immagini molto simili allo stile di Sospeso, per i Linea77 e i Negramaro. Per noi fu una delle tante soddisfazioni. Per vederlo vi invitiamo nella nostra pagina FB
“CELLULE IMPAZZITE” IN AUTO NELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA
Come secondo video vorrei nominare quello di Cellule Impazzite, perché rappresenta al meglio il salto che c’è stato fra i primi Anni Duemila e oggi. Credo sia stato il nostro video più curato, assieme appunto a “Sospeso”. Questo per la qualità delle immagini, tecnologia, location e per il lavoro certosino nel montare i numerosi giorni di riprese. La differenza fondamentale tra questo videoclip e quello sopra citato sta nelle modalità di realizzazione e promozione, che sono passate da quelle tipiche della vecchia discografia tradizionale a quelle dei giorni nostri. Il video è stato curato da Emilia Produzioni, la casa di produzione video fondata da Andrea (Zanichelli nrd), mentre la gestione di tutto quello che un tempo veniva organizzato e pianificato dall’etichetta discografica a questo giro è toccato a noi. Ora è la band stessa a curare la propria promozione, affiancando il lavoro dell’etichetta discografica, sia per quanto riguarda le major, che per le indie. Quindi abbiamo passato settimane a “prenotare” appartamenti, uffici, un parcheggio interrato ubicato in un centro commerciale… tutto doveva funzionare alla perfezione. Un lavoraccio, non eravamo abituati, fino al 2009 il nostro lavoro si limitava a partecipare alle riprese, solo per il giorno fissato. Però è stato davvero bello, gratificante. Tante persone ci hanno aiutato, basta vedere il video e la lista di ringraziamenti finali.
CAMMINA CON ME NEL FIABESCO MONDO DEL CASTELLO DI BIANELLO (REGGIO EMILIA)
Come ultimo video vorrei citare il nostro ultimo singolo “Cammina Con Me”, sperando che sia di buon auspicio per la fine del periodo buio che stiamo vivendo. Il video è stato realizzato con un (buon) telefonino durante il periodo di emergenza sanitaria. E’ stato uno dei pochi videoclip italiani usciti negli ultimi due mesi, e forse l’unico girato all’aperto. In tanti ci hanno chiesto come abbiamo fatto a girare un video di esterni senza infrangere le norme del decreto. La risposta è che abbiamo la fortuna di avere Mauro che lavora da anni alla custodia del Castello di Bianello, e vive proprio lì. Nel cortile di casa ha uno degli scorci più belli della nostra regione, la parte più bella e incontaminata delle colline matildiche. E’ lui l’unico protagonista (mascherato) del video e la sua compagna ha fatto da “cameramen” nel migliore dei modi. Andrea da casa ha montato le riprese e lavorato le immagini. Il risultato è stato davvero sorprendente se si considerano le condizioni in cui il video è stato prodotto e l’investimento fatto (un po’ di tempo ma nemmeno un euro). Ora aspettiamo che tutto si rimetta a posto e che l’attività del musicista possa riniziare, sperando che si riconosca che anche noi siamo una categoria fortemente penalizzata e necessitiamo al più presto di soluzioni per poter ripartire.