La nostra terza ospite si chiama Francesca Fabi, il suo ultimo libro s’intitola “Autostrade per l’inferno. Le canzoni che hanno fatto la storia degli AC/DC” e la musica rock rappresenta da sempre la colonna sonora della sua vita, prima ancora di intervistare gli inossidabili Iron Maiden!
Armatervi di carta e penna! Perchè Francesca, di itinerari rock, ne sa davvero qualcosa…
Giornalista musicale, storica, sommelier del vino, ha debuttato nel mondo del giornalismo venti anni fa, con una intervista faccia a faccia con quegli energumeni degli Iron Maiden, da cui non si è più ripresa. Da allora, con la scusa di scrivere per Metal Shock, Psycho, Rock Hard e Classix Metal Magazine, ha bisbocciato con Forbidden e Testament, pasteggiato con Tom Araya e Dave Lombardo, aspettato l´alba bevendo birra (che odia) con gli At The Gates, discusso di letteratura inglese con i My Dying Bride e chiacchierato fino a notte fonda con Chuck Schuldiner. Ha scritto “Autostrade Per l´Inferno” e le Guide Rock di Londra, Berlino e New York per Arcana Edizioni. Ha una specializzazione in storia del periodo vittoriano all´universitá di Oxford, sogna di correre almeno una mezza maratona e vive in un menage a trois con un marito tatuatore e l´amatissimo cane Pelle.
Il miglior festival a livello internazionale? E il miglior live club?
Il Rock Am Ring e il Roskilde Festival, quest’ultimo con una grandissima tradizione rock alle spalle. Se potessi tornare indietro nel tempo, direi invece il Dynamo Festival ad Eindhoven, in Olanda, dove a 20 anni fui spedita dalla rivista con cui collaboravo all’epoca per intervistare King Diamond, Fear Factory e Type O´Negative. Fu un sogno che diventava realtà.
Il migliore live club del mondo…
Non è probabilmente il migliore del mondo, é però uno dei migliori club della città dove mi trovo ora, Copenhagen: l’High Voltage, (Gothersgade 8H), old school rock’n’roll e fauna interessante.
Un negozio di dischi imperdibile?
Non si sfugge al Rough Trade East a Brick Lane, a Londra. Ogni musicofilo, almeno una volta nella vita, deve fare tappa qui.
A Roma, la mia città, voglio segnalare un baluardo della realtà indipendente, Hellnation Store (via Nomentana 113), di cui amo l’atmosfera genuina e underground. E’ l’ideale, ma non solo, per chi ama il punk rock e l’hardcore, ha una interessante selezione di magliette e libri sulla controcultura ed è anche un punto di ritrovo dove ci si può incontrare per un aperitivo, ascoltando musica.
Music & food: dove ci inviteresti a cena?
D-Diner, a Copenhagen (Gammel Jernbanevej 1, a Valby, www.theddiner.dk), un ristorante concepito come un diner americano degli anni Cinquanta, con musica rockabilly, camerieri con basettoni d´ordinanza, Harley, Cadillac e 45 giri. L´ideale per chi ama Social Distortion e Johnny Cash, hamburger e comfort food.
Il tour dei sogni: luoghi e tappe da ripercorrere?
Boleskine House, in Scozia, un luogo suggestivo, gotico, immerso nei boschi, dove regna una energia unica, circondato da un alone di mistero e da una natura drammatica. Jimmy Page ci aveva visto lungo. La casa non é visitabile, ma la zona circostante merita una visita. Poco distante c´é anche un cimitero antico, di quelli che si vedono nei film horror.
La colonna sonora ideale per il tuo viaggio?
Per rimanere in tema di mistero, visioni gotiche e brughiere, “Paranoid” dei Black Sabbath e “Icon” dei Paradise Lost, una band con un chitarrista eccellente, ma troppo sottovalutato, come Gregory Mackintosh, e abilissima nel creare atmosfere evocative che richiamano le suggestioni di luoghi come Boleskine House.