Amare la musica significa anche mettersi al suo servizio e in un certo senso è quello che pensiamo del mestiere del fonico, che dietro al bancone del mixer dosa volumi, timbri e strumenti per il perfetto equilibrio sonoro di un disco. Le sue abilità si dividono tra competenza tecnica e sensibilità artistica e tutto ciò che fa (anche se da dietro le quinte) è fondamentale per la buona riuscita di un prodotto. Infine, la pazienza di queste figure deve essere immensa e sicuramente a Stefano Riccò non manca.
Fonico e produttore è il titolare dello studio di registrazione Dudemusic di Correggio (RE) ed è stato collaboratore di Luciano Ligabue (fonico residente nel suo studio) dal 2005 al 2010. Proprio grazie al Liga ha avuto la possibilità di affiancare numerosi tecnici di grosso calibro, sia italiani che stranieri, come Chris Manning, John Leckie, Corrado Rustici, Fabrizio Barbacci, David Frazer.
Dopo questa esperienza importante ha però deciso di giocarsela da solo e attualmente esegue registrazioni e produzioni presso il proprio studio reggiano, da cui sono passati anche: David Rhodes, Lo Stato Sociale, Gary Dourden, Rats, Paolo Simoni, Marco Ligabue, Federico Poggipollini, Altre di B, Frankie Magellano o Faris Amine.
Da segnalare anche le sue partecipazioni ai mega eventi firmati Campovolo: nel 2011 è responsabile delle registrazioni audio mentre nel Campovolo 2015 è assistente alla produzione del set “Buon Compleanno Elvis” , senza dimenticare la sua collaborazione con Barezzi Festival.
Oggi però ci porta a viaggiare nei suoi luoghi rock preferiti, allacciate le cinture!
Il miglior festival a livello internazionale e il miglior live club?
Sui festival mi sono fatto il rodaggio frequentando tutti i Monsters of Rock degli anni 80/90 e poi gli Heineken Jammin festival. Oggi ci sono tantissimi festival interessanti, i miei preferiti sono quelli un pochino più indie ma solo per gusti personali. In Italia mi sento di citare Ypsiegrock a Castelbuono (Sicilia) ma il mio preferito è il Primavera Sound a Barcellona, non solo perché quest’anno ci andrò pure io (insieme a “Le Altre di B” band di Bologna che produco), ma soprattutto per la qualità musicale, le location e perché in quei giorni a Barcellona respiri musica.. è nell’aria.
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NB. Lo Ypsiegrock Festival si svolge a Castelbuono, Sicilia, dal 1997. Ogni anno, ad agosto, la piazza si riempie di giovani amanti della musica di stampo internazionale
Come Live Club mi trasferirei a Londra per tornare alla Brixton Academy che è un posto ideale per ascoltare (bene) e vedere (bene) un concerto. Un luogo per la musica. Se invece volessi un posto più piccolo ma con tanta tanta storia allora mi farei una birra al Borderline e ascolterei band emergenti della scena Londinese.. hanno una programmazione stupenda, impossibile rimanere delusi anche andando “al buio”
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rinominato 2Academy
211 Stockwell Road, Londra
Un negozio di dischi imperdibile?
Siccome Rough Trade è già stato citato tante volte voglio nominare Other Music a New York, un vero tempio per appassionati. Ci puoi trovare musica nuova e non, scovare delle vere rarità e numerose band di cui innamorarsi.
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OTHER MUSIC RECORD SHOP
15 E 4th street, NY
www.othermusic.com
Music & food: dove ci inviteresti? (per assaporare questo connubio)
Mmmmmc… Fu una splendida sorpresa scoprire che al Chelsea Market di New York si può mangiare aragosta a 25$, a banco, quasi come fossi alla mensa. L’ho scoperta qualche anno fa, quando ero in visita allo Sterling Sound (studio di mastering). Se andate vi suggerisco di evitare gli orari di punta
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CHELSEA MARKET
Cibo internazionale
75 9th Ave, New York
www.chelseamarket.com
Musical tour: luoghi e tappe consigliati?
Per me il massimo rimane Londra. La mia musica parte soprattutto da lì, una città sempre all’avanguardia dal punto di vista musicale, dove trovi gruppi che amano sperimentare e un pubblico curioso di voler ascoltare qualcosa di fresco.
La colonna sonora ideale per il tuo viaggio?
Non parto mai senza il mio vecchio Ipod pieno musica. Qualche disco nuovo lo porto sempre, mentre tra i classici in prima fila restano: Ivan Graziani, Jeff Buckley, Pearl Jam, The Black Crowes per citarne qualcuno.