Nel cuore di Bologna, nascosta tra storiche botteche e ristorantini tipici, esiste una via rinominata “La strada del Jazz”. Si tratta di Via degli Orefici, ribattezzata così per via di una manciata di stelle dorate che riportano i nomi dei più grandi jazzisti di sempre.
Ricorda un pò la Walk of Fame di Hollywood, ovviamente è molto più piccola ma è comunque piacevole camminare tra i nomi di Chet Baker (uno dei miei artisti preferiti) o Miles Davis.
Le stelle paiono disseminate qua e là senza un ordine ben preciso e in alcuni periodi dell’anno sono meno visibili a causa delle distese estive che li nascondono. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo dell’Amministrazione, in collaborazione con l’associazione “La strada del Jazz” , per ricordare alcuni dei noti artisti che proprio a Bologna si sono esibiti tra il 1958 e il 1975. Questi gli anni del glorioso Jazz Festival organizzato da Alberto Alberti e Cicci Foresti, due vulcani di idee e amore per la musica, che riuscirano a portare sotto le Due Torri anche Bill Evans, Charlie Mingus, Phil Woods, Cecil Taylor, Keith Jarrett, Gary Burton, Ornette Coleman, Ray Charles…
Ma la prima stella ad essere notata nel bel mezzo della via è quella dedicata a Lucio Dalla, artista di casa che mosse i primi passi nel jazz. Un parente gli regalò un clarinetto quando aveva solo 6 anni e imparò a suonarlo da autodidatta, come fece anche con pianoforte e sax. Adorava il jazz e venne ingaggiato come clarinettista nella Rheno Dixieland Band, in cui militava anche il regista Pupi Avati. Una cosa di cui amava vantava Lucio, era il fatto che a soli 17anni si era esibito al fianco di Chet Baker durante un festival locale. Pazzesco! Ma Dalla in seguito duetterà con altre importanti figure del jazz: vedi Bud Powell, Charles Mingus ed Eric Dolphy. La sua fama di talentuoso musicista lo porterà ad esibirsi un pò in tutta Italia, ma il grande successo arriverà solo a fine anni Settanta. Il suo appartamento di Via D’Azeglio si trova poco distante da qui e a volte, la Fondazione Dalla permette ai turisti di visitarlo, ma non esiste un calendario fisso degli eventi.
In Via Caprarie 3, nel 1953, venne inaugurato il “Disclub” (una sorta di succursale del londinese “One Hundred”), primo negozio in Italia dedito solo a dischi di Jazz esclusivamente d’importazione. Il Disclub, di proprietà di Alberti e Calo Trevisani divenne ben presto una vera e propria fucina organizzativa per l’attività jazzistica della città e oggi il portone che dava accesso al negozio è riconoscibile grazie ad una targa commemorativa. La creatività di Alberti non aveva limiti e sempre a lui si deve la nascina di un secondo famosissimo festival, l’Umbria Jazz. Nel 2006 la città di Bologna si era rivolta a lui per ideare un nuovo Jazz Festival, ma purtroppo Alberti a causa di una malattia non vide mai avversi questo sogno, che portò invece a termine il figlio, Paolo, uno dei fondatori dell’associazione “La strada del Jazz” ,che dal 2011 organizza un’omonima rassegna autunnale.
Ogni Settembre le piazze e i locali di Bologna, così come i vicoli più caratteristici, sono invasi da street music e turisti arrivano da tutta Italia, grazie al sempre ottimo programma. L’evento dura un week-end e la prima edizione venne inaugurata da Renzo Arbore, padrino d’onore. Anche i commercianti partecipano in modo creativo all’evento allestendo le proprie vetrine a tema, mentre bar e ristoranti propongono cocktail e menù dedicati al Jazz. E poi, il Festival sancisce sempre l’inaugurazione dell’ennesima stella dorata, evento imperdibile 🙂
Si respira sempre una bellissima atmosfera durante il Festival la strada del Jazz, specialmente tra Via Caprarie e Via degli Orefici, dove alla musica si aggiungono i profumi di frutta fresca, caffè e fiori in vendita tra le bancarelle del quadrilatero. D’altronde Bologna, oltre ad essere un’ apprezzata città d’arte è anche capitale della buona cucina!
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LA STRADA DEL JAZZ
un progetto di Paolo Alberti & Gilberto Mora
Via Caprarie Bologna