Cosa pensava Tracy Chapman quando ha scritto Fast Car?
Me lo sono chiesta tante volte. Ogni notte in cui sentivo l’esigenza di andarmene via, lontano. Sembra che le canzoni ci vengano in aiuto nei momenti più bui della vita, per dirci che qualcuno sa perfettamente come stiamo, ciò che proviamo. Vi è mai capitato di pensarlo?
Credo di aver logorato un vecchio mangianastri ascoltando I’m On fire, rimuginando su di un amore finito male. E mi immedesimavo nel video di Bruce Springsteen, che vagava tutta notte alla guida di una vecchia Ford Thunderbird bianca (quanto era bello!)….
Quali e quante canzoni sono nate per essere utilizzate come colonne sonore dei nostri viaggi? Da oggi cercheremo di scoprirlo, associando una hit ad una meta o ad una tipologia di itinerario
Auto, treno, deltaplano, nave o bicicletta…. Qualunque sia il vostro mezzo di trasporto ora potrete partire con una colonna sonora ad hoc!
ROBERT PLANT, RAINBOW
A 66 anni, senza nessun rimpianto per le glorie passate dei Led Zeppelin, Robert Plant si dimostra nuovamente in grado di stupirci. Il suo ultimo “Lullaby and… The Ceaseless Roar” è una perla, che sprigiona luce da tutte le sue 11 tracce. Ancora una volta il buon vecchio Robert sperimenta con i suoni, arrivando a mescolare il rock alla world music: il cielo si squarcia e si infuoca dei colori caldi dell’Africa sulle note di ‘Little Maggie’ , grazie all’uso di un kologo e di un banjo. Ma è con Rainbow che ti viene voglia di volare, al di là dell’Oceano, al di là di tutti i confini terrestri. Il ritornello (oh oh oh oh) è liberatorio e arriva naturale aprire le braccia e provare a volare come un gabbiano
Una canzone nata per farci viaggiare, nei momenti in cui la quotidianità ci uccide…
Ideale per raggiungere lo spazio
AEROSMITH, CRAZY
Un tuffo nel passato, a ripescare un singolo che ha fatto impazzire giovanissimi e non. Era il 1994 e Steven Tyler era ancora uno degli uomini più sexy del Rock’n’roll. E chi se lo toglie dalla testa quel “Come here baby” che il frontman ci sussurra all’inizio di Crazy, prima che la chitarra di Joe Perry arrivi a ‘contorcersi su se stessa’ in un assolo incalzante. E’ una canzone che ti invita a prendere l’auto e a fuggire: come suggeriva anche il video che vedeva protagonista una giovane Liv Tyler.
Se vi sentite come Thelma e Louise accendete la radio e salite senza nemmeno fare il bagaglio. Le dritte e lunghe strade dell’America vi aspettano!
Ideale per una vacanza on the road in U.S.A
DUSTY SPRINGFIELD, SON OF PREACHER MAN
‘Son of a Preacher Man’ (1968) è una canzone nata per ‘tentare’. Cerco di associarla ad un viaggio perchè il suo intro arriva strisciando come un serpente e si avvinghia al mio corpo: “È allora che Billy mi portava a fare una passeggiata
Andavamo a camminare per il giardinetto sul retro-Poi mi guardava negli occhi”
E come uno di quei viaggi che si pianificano nei minimi particolari, tappa dopo tappa, fermata dopo fermata. Se il vostro compagno di viaggio è una persona speciale, questa canzone deve per forza fare parte della vostra top 5
Ideale per un breve e intenso week-end.